Pubblicato l'VIII rapporto ISPRA ‘Gli indicatori del clima in Italia nel 2012’
Nei giorni scorsi è stato pubblicato sul sito www.scia.sinanet.apat.it, il rapporto ‘Gli indicatori del clima in Italia nel 2012’, curato da ISPRA e realizzato in collaborazione con il Sistema delle Agenzie ambientali delle Regioni e delle Province autonome (ARPA/APPA), tra cui il Dipartimento Sistemi Previsionali di Arpa Piemonte.
Il rapporto, aggiornato annualmente, si inserisce nel progetto SCIA (Sistema Nazionale per la raccolta, l’elaborazione e la diffusione di dati climatologici di Interesse ambientale) che ha l’obiettivo di armonizzare e standardizzare i metodi di elaborazione e rendere disponibili gli indicatori utili alla rappresentazione dello stato del clima e della sua evoluzione.
In questa VIII edizione del rapporto è stata ampliata e approfondita la stima delle tendenze climatiche nell’ultimo mezzo secolo, attraverso ulteriori indicatori rappresentativi dell’andamento sia delle medie che degli estremi di temperatura e precipitazione.
In Italia, il 2012 è stato il 21° anno consecutivo con temperatura media più elevata della norma e, con un’anomalia media di +1.31°C, si colloca al 4° posto nell’intera serie dal 1961 al 2012. Gli anni più caldi dell’ultimo mezzo secolo sono stati il 1994, il 2003 e il 2000. L’aumento della temperatura media è più consistente in estate e in primavera e più debole in autunno e in inverno.
Le precipitazioni cumulate annuali nel 2012 sono state complessivamente inferiori alla media climatologica del 10% circa, in particolare sono state più abbondanti della norma su Alpi e Prealpi centro-orientali, Marche, Salento e Sicilia orientale e meridionale, mentre sul resto della Penisola e sulla Sardegna sono state generalmente inferiori alla norma (fino a -25% circa).