Protocollo antismog: i dati dal 1 ottobre 2018 al 31 marzo 2019
Con la Delibera della Giunta Regionale 57-7628 del 28 settembre 2018 la Regione Piemonte ha adottato anche per l’inverno appena trascorso il pacchetto di misure antismog previste dall’Accordo per la qualità dell’aria nel bacino padano, sottoscritto il 9 giugno 2017 da Emilia Romagna, Lombardia, Piemonte, Veneto e Ministero dell’Ambiente e della Tutela del territorio e del mare. In particolare, con Determinazione 353/2018 del Settore Emissioni e Rischi Ambientali della Regione Piemonte, è entrato in vigore dal 1 ottobre 2018, il “semaforo antismog”, un protocollo operativo comune a tutte le aree interessate per l'attivazione, per l’individuazione e la gestione del perdurante accumulo degli inquinanti in atmosfera.
Il protocollo è il medesimo dello scorso anno e prevedeva due livelli di allerta:
- un primo livello arancione, dopo 4 giorni misurati di superamento consecutivi della soglia del limite di 50 µg/m3 della concentrazione di PM10;
- un secondo livello rosso, dopo 10 giorni misurati di superamento consecutivi della soglia del limite di 50 µg/m3
in aggiunta alla situazione di nessuna allerta (in cui rimangono vigenti le solo limitazioni strutturali e permanenti ) corrispondente al livello verde.
Il rientro da una situazione di allerta poteva avvenire o dopo due giorni consecutivi misurati al di sotto dei 50 µg/m3, oppure dopo un giorno misurato al di sotto di 50 µg/m3 ma con previsioni meteorologiche e di qualità dell’aria favorevoli alla dispersione degli inquinanti. Il protocollo operativo doveva essere applicato da tutti i comuni facenti parti dell'agglomerato torinese e nelle aree urbane dei comuni con popolazione superiore a 20.000 abitanti nei quali risultasse superato uno o più dei valori limite del PM10 o del biossido di azoto (NO2) per almeno 3 anni anche non consecutivi, nell’arco degli ultimi cinque anni.
La valutazione dell'eventuale attivazione di uno dei livelli del del semaforo sui comuni interessati è stata effettuata da Arpa Piemonte nei giorni deputati per il controllo il lunedì ed il giovedì di ogni settimana.
Rispetto allo scorso anno, in seguito all'accordo del 16/02/2018, il comune di Torino ed i comuni della prima cintura (San Mauro, Settimo T.se, Borgaro T.se, Venaria, Collegno, Grugliasco, Rivoli, Orbassano, Beinasco, Nichelino e Moncalieri) hanno applicato per tutta la stagione invernale il protocollo con criteri omogenei (sia nell'emissione due volte alla settimana, sia nelle stazioni di riferimento, sia nell'area di applicazione, sia nelle misure di limitazione) sui territori dei comuni firmatari.
La valutazione dei criteri previsti nel protocollo sono stati valutati dal 1 ottobre 2018 al 31 marzo 2019, per un totale di 182 giorni. La tabella sottostante riassume quello che è successo nell'inverno appena trascorso.
Tabella riassuntiva dei livelli del semaforo attivi nell'inverno 2018/2019 (1 ottobre-31 marzo) nei comuni aderenti al protocollo antismog
Nell'agglomerato torinese si sono registrate, come prevedibile, le maggiori criticità. In particolare, a Torino e prima cintura si sono avuti 7 giorni con livello rosso e 25 giorni con livello arancio, con una diminuzione delle occorrenze di questi due livelli, sia in numero che in percentuale, rispetto all’inverno 2017/2018 (rispettivamente 11 e 39). Nei comuni della “seconda cintura sud“ (Carmagnola, Chieri, Cambiano, Candiolo, Carignano, La Loggia, Rivalta di Torino, Santena, Trofarello, Vinovo) il livello arancio è stato attivo per 21 giorni, mentre in quelli della seconda cintura nord” (Alpignano, Caselle T.se, Chivasso, Druento, Ivrea, Leinì,Mappano, Pianezza, Volpiano) per 25 giorni: in entrambi i casi non è mai stato attivato il livello rosso.
Nei comuni non facenti parte della Città Metropolitana di Torino, non è mai stato attivato il livello rosso, come accaduto anche lo scorso anno. Nei comuni di Alessandria e Novi Ligure (zona unica ai fini del protocollo) il livello arancio è stato attivo per 13 giorni, ad Asti, Alba e Bra per un totale di 11 giorni. Nel comune di Vercelli si sono osservati 161 giorni al livello verde e 21 giorni al livello arancio, il valore più elevato al di fuori dell’agglomerato torinese. Nei comuni di di Novara e Trecate non si è mai attivato nessun livello di allerta ed il semaforo è rimasto sempre al livello verde, come capitato nel precedente inverno. Nei restanti comuni interessati dal protocollo, il livello arancio è stato attivato solo per 4 giorni a Biella e per 3 giorni a Tortona e Casale Monferrato.
Analizzando le statistiche sui differenti mesi del periodo invernale (riportate nelle tabelle sottostanti sia per tutti i comuni complessivamente, sia per i singoli comuni) è possibile notare come i mesi di dicembre e gennaio, ed in misura minore febbraio, siano stati in generale quelli più critici, mentre nel mese di novembre e di marzo non si sono registrate attivazioni di livelli del semaforo differenti dal verde, se non a marzo nel comune di Vercelli. Rispetto allo scorso inverno possiamo notare come si siano avute criticità maggiori a gennaio, febbraio e dicembre, ma molto minori a novembre.
Tabelle riassuntiva a livello mensile dei livelli del semaforo attivi nell'inverno 2018/2019 (1 ottobre-31 marzo) A partire dall’alto: statistiche mensili complessive sui comuni aderenti al protocollo antismog, sui comuni di Torino e prima cintura, seconda cintura nord e seconda cintura sud
Tabelle riassuntiva a livello mensile dei livelli del semaforo attivi nell'inverno 2018/2019 (1 ottobre-31 marzo) A partire dall’alto: statistiche mensili sui comuni di Alessandria e Novi Ligure, Casale Monferrato e Tortona, Asti, Alba e Bra
Tabelle riassuntiva a livello mensile dei livelli del semaforo attivi nell'inverno 2018/2019 (1 ottobre-31 marzo) A partire dall’alto: statistiche mensili sui comuni di Vercelli e Biella
I bollettini dei dati settimanali di PM10 e delle stime previsionali di PM10 sono sospesi fino alla prossima stagione di riferimento.