Presenza di schiume sul Po nel torinese: le cause e le possibili soluzioni
Da alcune settimane sono arrivate varie segnalazioni da parte di autorità e cittadini per la presenza di schiume nel Po nel tratto torinese.
Le cause
La formazione di schiume sul fiume Po è determinata in questo momento da una serie di eventi che si stanno sovrapponendo: il primo elemento è la presenza nel torrente Sangone e nel torrente Chisola di una serie di scarichi reflui da cui si generano schiume, che si possono visivamente constatare lungo l’asta dei due torrenti nonché la presenza di tensioattivi di natura antropica (non ionici e ionici) nel fiume Po.
Il secondo aspetto è la portata idrica ridotta che concentra maggiormente le sostanze inquinanti.
Infine occorre considerare che dopo aver ricevuto le acque dei due torrenti, in concomitanza di salti d’acqua, generati da piccole rapide e da sbarramenti, come quello di Piazza Vittorio, o da affioramenti di substrati rocciosi o parzialmente rocciosi, come sotto il ponte di Regina Margherita, le acque del fiume si caricano di aria che genera queste schiume. Si tratta di schiume non particolarmente persistenti ma in assenza di corrente, come in piccole anse o altri sbarramenti, tendono a permanere e diventare particolarmente evidenti.
Le possibili soluzioni
La prima è la più efficace: interrompere le sorgenti di questo fenomeno, che sono principalmente impianti di depurazione e collettori di acque reflue industriali, trattate ma contenenti quantitativi rilevanti di detersivi, nella zona di Mirafiori sud a Torino. Per fronteggiare queste situazioni i tecnici Arpa hanno svolto controlli, emesso sanzioni e comunicato proposte all'ente autorizzante, la Città Metropolitana di Torino.
Oltre a questa modalità di intervento, occorre continuare a monitorare i corpi idrici. Ed è quanto Arpa continua e continuerà a fare.
Per quanto riguarda il torrente Sangone sono in corso le indagini con altri Enti, per individuare ed eventualmente sanzionare, qualora non fossero in regola, gli autori degli scarichi.
Riguardo il torrente Chisola, che sicuramente in questo momento è uno degli apporti di tensioattivi più importanti nelle acque del fiume Po, la situazione critica da rilevare, nota da tempo, è quella del sistema di trattamento delle reti fognarie dell'area Volvera-None. Dove sono previsti interventi di collettamento e razionalizzazione dei trattamenti.
Infine occorre valutare anche la problematica degli apporti diretti in città nel Po. Utilizzando un'imbarcazione, Arpa Piemonte ha effettuato un sopralluogo sul Po ed ha potuto determinare che il contributo delle acque di scolo delle strade cittadine è in questo momento assolutamente residuale. I versamenti di liquidi detergenti lungo i marciapiedi di alcune zone cittadine comunque fanno incrementare la presenza di tensioattivi e di altre sostanze che, in questo periodo in assenza di piogge, si accumulano nelle condotte senza peraltro giungere fino al Po.