Presentata la Relazione sullo Stato dell'Ambiente 2023
In occasione della Giornata Mondiale dell'Ambiente, che cade ogni anno il 5 giugno, Regione Piemonte e Arpa hanno presentato questa mattina, al Grattacielo della Regione, la Relazione sullo Stato dell'Ambiente 2023.
Il Presidente della Regione Piemonte Alberto Cirio, l'Assessore all'Ambiente regionale Matteo Marnati e il Direttore Generale di Arpa Piemonte Secondo Barbero, hanno illustrato gli ultimi dati e le politiche ambientali del nostro territorio.
«Abbiamo triplicato le risorse rispetto al passato perché quella della tutela dell’ambiente e della qualità dell’aria è una partita nella quale non c’è tempo da perdere – spiega il presidente della Regione Piemonte, Alberto Cirio - i dati del 2023 sono migliori rispetto a quelli del 2022 e questo è per noi stimolo per proseguire sulla strada intrapresa e premere sull’acceleratore delle misure a favore dell’ambiente. Per farlo abbiamo previsto risorse, per sostituire i mezzi pubblici, per aiutare i privati ad acquistare auto a ridotto impatto ambientale e sostituire gli impianti di riscaldamento. E’ vero che la conformazione geomorfologica del Piemonte non ci aiuta, ma questo non può essere un alibi, deve anzi uno stimolo a proseguire su questa strada e fare meglio».
«Il primo obiettivo che ci siamo dati al momento del nostro insediamento, nel 2019, è stato quello di aggiornare tutti i piani relativi alle questioni ambientali ed energetiche che erano fermi da anni – ha commentato l’assessore all’Ambiente Matteo Marnati - E li abbiamo fatti tutti: dal nuovo Piano di Tutela delle Acque, fermo al 2007, al Piano Energetico Ambientale, datato 2004, passando per l’approvazione della nuova Strategia di Sviluppo Sostenibile all’approvazione del primo stralcio della Strategia Regionale di Adattamento ai Cambiamenti Climatici e da ultimo, ma non ultimo, il nuovo Piano di Gestione dei Rifiuti Urbani, con nuove grandi sfide. I primi 200 milioni di euro, una prima parte dei Fondi Europei di Sviluppo Regionale sono già stati destinati all’ambiente e alla competitività e prevedono azioni ad ampio raggio che spaziano dal miglioramento dell’efficienza energetica delle imprese ad interventi di sistemazione idrogeologica, per promuovere l'adattamento ai cambiamenti climatici, la prevenzione del rischio di catastrofe, la resilienza, tenendo conto degli approcci ecosistemici, e interventi finalizzati ad aumentare la resilienza dei territori fluviali al cambiamento climatico». E sulla siccità: «la pioggia è arrivata, l’agricoltura tira un respiro di sollievo ma non dobbiamo abbassare la guardia, dobbiamo lavorare per ridurre la dispersione idrica mentre in parallelo è già partita la strategia per la creazione di nuovi invasi».
"I dati indicano che il 2022 è stato l'anno più caldo mai misurato, con un'anomalia positiva di 1,5 °C rispetto alla temperatura media del Piemonte, e il più secco con -45% delle precipitazioni medie annuali. Con le piogge dell'ultimo mese di maggio e i primi giorni di giugno, con precipitazioni medie di circa 230 mm, il deficit del 2023 è quasi completamente recuperato e le portate dei fumi sono tornate nella norma - spiega Secondo Barbero direttore generale di Arpa Piemonte - Per quanto riguarda la qualità dell'aria i dati del Pm10 nei primi 5 mesi dell'anno, se paragonati ai primi 5 mesi del 2022, hanno valori inferiori sia come concentrazioni medie sia come numeri di giorni di superamento".