Pollini: fioritura anomala per il nocciolo
La fioritura del nocciolo (Corylus avellana), appartenente alla famiglia delle Corylaceae, che generalmente va da fine dicembre/inizi gennaio a marzo, ha seguito nell’inverno 2017-2018 l’andamento delle variazioni climatiche (temperatura, pioggia, neve).
Grazie ad un autunno che progressivamente e costantemente negli anni mantiene temperature minime e massime piuttosto elevate per la stagione, la formazione del polline all’interno delle antere delle piante arboree a fioritura tardo invernale-primaverile, è stato favorito.
Il rilascio dei primi granuli pollinici è avvenuto già nella settimana dal 13 al 20 di novembre auspicando così un’abbondante fioritura. Ma sia nel mese di gennaio e poi in quello di febbraio (dove il polline ha la massima fioritura), si sono intervallati periodi favorevoli all’emissione pollinica ed altri in cui le condizioni atmosferiche (pioggia, neve, gelo intenso e tardivo) lo impedivano o non ne permetteva l’allontanamento.
Come previsto, anche se diluito nelle settimane, la concentrazione pollinica rilevata è stata abbondante.
Fenomeno quantomeno unico (almeno dall’inizio della rilevazione del monitoraggio aerobiologico) è quello verificatosi tra il 4 e il 18 giugno 2018, in cui in particolare presso la stazione di Novara sono stati rilevati numerosi granuli pollinici a concentrazioni molto elevate.
L’anomala presenza fuori stagione di questo polline, in contemporanea con il giovane frutto già formato, potrebbe trovare giustificazione in una risposta della pianta alle variazioni climatiche.