Pericolo valanghe sulle Alpi piemontesi generalmente compreso tra 2 Moderato in quota e 1 Debole

L'inizio della settimana ha visto qualche debole precipitazioni nevosa sulle creste di confine tra le Alpi Lepontine Nord e le Alpi Cozie di confine con accumuli di pochi centimetri, fino ad un massimo di 10-20 cm in Valle Formazza.

Successivamente venti forti e persistenti hanno rimaneggiato il manto nevoso superficiale con la conseguente formazione di localizzati accumuli in prossimità di creste, conche e canali.
Da metà settimana le temperature sono aumentate notevolmente, soprattutto in quota in tutti i settori dove lo Zero termico ha sfiorato i 4000m nel sud della regione.

Questa condizione ha favorito l'umidificazione degli strati superficiali del manto nevoso fino a quote considerevoli sui pendii soleggiati, mentre sui pendii in ombra al di sopra dei 2400-2600m il manto nevoso si presenta ancora asciutto con degli strati interni caratterizzati da cristalli sfaccettati e brine di profondità, che se ricoperti dai recenti lastroni possono dare luogo a locali situazioni di pericolo per il distacco provocato.

In relazione alle elevate temperature sono state registrate valanghe di neve umida o bagnata dai versanti soleggiati, in particolare in prossimità di affioramenti rocciosi.

Per questo motivo, per il fine settimana, il grado di pericolo valanghe rimane 2 moderato sulle Alpi lepontine Nord e in quota sui settori di confine fino alle Alpi marittime, in un generale contesto di miglioramento delle condizioni di stabilità.

Per conoscere ulteriori dettagli vi invitiamo alla lettura del bollettino valanghe completo

Il video bollettino valanghe del 27 e 28 gennaio