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Pericolo valanghe forte su Alpi Graie, Marittime e Liguri. In diminuzione nei prossimi giorni

21 dicembre 2016
A partire da lunedì mattina l’arco alpino piemontese è stato interessato da diffuse precipitazioni nevose che inizialmente hanno interessato le zone di pianura e successivamente si sono innalzate portandosi a 1200-1400m sui settori settentrionali e a 1000-1200m su quelli occidentali e meridionali.
Alle 8 di questa mattina sono stati registrati accumuli complessivi di 25-45cm sui settori settentrionali, 25-50cm sui settori occidentali con punte di 60-80cm su A.Graie, 30-40cm su Alpi Cozie Sud e 95-105cm su Alpi Marittime e Liguri. L’attività eolica, prevalentemente dai quadranti orientali e meridionali, è stata più intensa a inizio evento ed ha determinato una notevole ridistribuzione del manto nevoso in quota. Grazie alle ultime nevicate gli spessori della neve al suolo superano la media del periodo anche sotto i 2000m.

 

 

Apporti di neve fresca negli ultimi 3 giorni
Il rasserenamento, associato al progressivo rialzo dello zero termico, determina l’intensificazione dell'attività valanghiva spontanea. Dal Biellese alla Val Clarea e dalla Valle Gesso ai rilievi dell’Appennino, dove i quantitativi di nuova neve sono stati più abbondanti, i distacchi di medie e talvolta di grosse valanghe a lastroni e a debole coesione sono possibili su numerosi pendii ripidi. Sui pendii ripidi in corrispondenza di creste, canali e cambi di pendenza è probabile provocare il distacco di valanghe a lastroni, di medie dimensioni già con debole sovraccarico; nelle zone dove le nevicate sono state più abbondanti e gli accumuli risultano maggiori è possibile provocare il distacco anche di grosse valanghe. Su tutto il
territorio regionale è richiesta una buona capacità di valutazione locale del pericolo.

 

Pericolo valanghe
Nei prossimi giorni è atteso un aumento dei valori del campo di pressione sulla nostra regione che favorirà condizioni di tempo bello e soleggiato con formazione di locali nebbie nelle ore più fredde della giornata, ma anche un sensibile aumento della quota dello zero termico che si attesterà attorno ai 2800-3000 m.

Sono ancora possibili distacchi spontanei di valanghe di neve a debole coesione e a lastroni generalmente di medie dimensioni dai pendii ripidi e soleggiati in particolare nelle ore più calde della giornata.

Permane la possibilità di sollecitare con debole sovraccarico gli accumuli eolici, anche di medie dimensioni, in particolare a ridosso di creste, dorsali e cambi di pendenza. A causa del riscaldamento diurno si raccomanda di concludere le escursioni in mattinata.

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