Pasqua: tra previsione e predizione

Anche quest’anno, con l’avvicinarsi delle vacanze di Pasqua, si susseguono le notizie sulle previsioni meteorologiche. Domenica 1 aprile l'agenzia di stampa ANSA.it scriveva: “Pasqua: sara' bagnata in tutta Italia. Calo temperature fino a 10 gradi.”
Ma qual è l’affidabilità delle previsioni ad una settimana?
Il margine di incertezza è tanto più ampio quanto più si allunga la scadenza temporale, ovvero quanto in là ci spingiamo nella previsione: nelle prime 24/48 ore si raggiunge un’affidabilità dell’85-90%, ma l’affidabilità successivamente decresce rapidamente.
Non va inoltre dimenticato che, in una previsione meteorologica, maggiore è il dettaglio nello spazio e nel tempo, tanto più diminuisce la possibilità che la previsione sia corretta. Ad esempio: nel caso delle precipitazioni, è facile prevedere se nel corso della giornata di domani pioverà in Piemonte, ma è molto più difficile prevedere se e a che ora pioverà domani a Torino.
Infine i fenomeni non sono tutti prevedibili con la stessa facilità: l’attendibilità della previsione è fortemente influenzata dalla predicibilità intrinseca della configurazione meteorologica. Strutture a grande scala, poco mobili, come ampie aree di alta pressione, determinano tipologie di tempo che riservano poche sorprese al meteorologo, mentre strutture molto mobili e veloci, come i temporali estivi, riservano non poche difficoltà nella localizzazione e quantificazione delle piogge associate.
Pasqua cade in primavera, periodo di transizione da un'atmosfera più fredda e stabile invernale ad una più calda e dinamica estiva, il che non semplifica la previsione meteorologica.
Riassumendo, le previsioni a più di 4 giorni hanno una bassa attendibilità, ma, volendo azzardare, ad oggi i meteorologi di Arpa Piemonte prevedono sulla nostra regione ottimisticamente Pasqua e Pasquetta soleggiate, probabilmente un po’ ventose.