On line la nuova versione del bollettino idrologico mensile
Da oggi è on line la nuova versione del bollettino idrologico mensile. La revisione dei contenuti ha riguardato principalmente la SEZIONE 3 – INVASI E DEFLUSSI.
Vengono rappresentati in modo nuovo i volumi delle risorse idriche immagazzinate nel lago Maggiore e nei principali invasi presenti in Piemonte; nello specifico si riportano i volumi invasati mensilmente e gli scarti rispetto ai valori medi storici (riferimento 2008-2015) e la ripartizione per per aree geografiche.
Relativamente ai deflussi, sono state scelte le stazioni idrometriche più rappresentative ed affidabili presenti nel reticolo idrografico.
Per le stesse si rappresenta graficamente l’indice di anomalia mensile dei deflussi (Standard Runoff Index) per gli ultimi 12.
Febbraio 2016
Nel mese di febbraio 2016 si sono registrati 127 mm medi di pioggia sull’intero bacino idrografico del Po alla confluenza con il Ticino; le piogge si sono distribuite in modo abbastanza uniforme su tutto il territorio con quantitativi maggiori sui settori appenninici e nord-orientali. Il surplus rispetto al valore medio di febbraio è stato di circa il 77%. Le abbondanti precipitazioni, hanno contributo a far rientrare la siccità meteorologica sul breve periodo (3 mesi) in uno scenario di normalità, anche se i valori numerici dell'indice mostrano segno negativo su quasi tutti i bacini piemontesi.
Tali precipitazioni si pongono al 95° percentile della distribuzione storica di febbraio, grazie sopratutto all'episodio intenso accaduto tra il 27 e il 29: in questi 3 giorni, infatti, le precipitazioni cumulate cadute al suolo sono ben superiori alla norma climatica del mese di febbraio e, da sole, rappresentano il 60% dei quantitativi cumulati registrati nell'intero mese.
Questa situazione si riflette, innanzitutto sull'indice SPI3M, ma anche sul monitoraggio a più lunga scadenza (SPI6M e SPI12M) che, di fatto, si mantengono su condizioni di normalità.
Infine, le previsioni a scenario di SPI3M per il mese di marzo mostrano come, anche in caso di precipitazioni ben al di sotto della norma, il quadro globale regionale si manterrebbe in una situazione di normalità, condizione rafforzata dallo scenario atteso in cui nessun bacino piemontese presenta segnali siccitosi.
L’ultimo weekend di febbraio è stato caratterizzato anche da precipitazioni nevose abbondanti in tutti i settori con valori a 2000 m di circa 100-150 cm nelle Alpi Marittime e Liguri, 60-130 cm sui settori e 80-120 cm in quelli settentrionali. Sull’intero bacino del Po, l’equivalente idrico della neve SWE (snow water equivalent), si colloca a metà tra il 1° e il 9° decile di riferimento storico.
Il volume di invaso nel Lago Maggiore ha subito un lieve incremento ma permane al di sotto dei valori medi storici di riferimento (2000-2015), mentre continua a diminuire il volume complessivamente invasato nelle dighe. Quest’ultimo nel mese di febbraio è stimabile in circa 147 milioni di mc, pari al 38% della capacità massima teorica complessiva; la maggior parte del volume invasato, circa il 65% , è relativo alle dighe ubicate nella macroarea Piemonte nord.
Rispetto ai valori medi mensili dei volumi complessivi invasati, il mese di febbraio registra uno scarto negativo del 13%. I deflussi nella sezioni più significative sono state per la maggior parte inferiori alle medie mensili,
In particolare alla sezione idrometrica di Isola S. Antonio (AL), il fiume Po ha registrato una portata media pari a 209 mc/sec inferiore al valore storico di riferimento di circa il 40% e per il quarto mese consecutivo ha un indice SRI negativo corrispondente ad una condizione di “moderatamente secco”.