L'importanza naturalistica dei piccoli corsi d'acqua appenninici

Il Dipartimento Arpa di Alessandria, in collaborazione il Dipartimento di Asti, ha condotto un’indagine qualitativa su alcuni corsi d’acqua appenninici appartenenti alla idroecoregione 10 Appennino Settentrionale per valutarne l’importanza naturalistica.

I torrenti che nascono sull’Appennino hanno uno sviluppo chilometrico generalmente breve, con un regime idrologico di tipo pluviale (un massimo primaverile principale e un massimo secondario autunnale).

Lo studio ha dimostrato che, per le loro particolarità geomorfologiche, botaniche e faunistiche, questi corsi d’acqua presentano elementi di estremo interesse naturalistico perché hanno subito una pressione antropica minore rispetto alle aree di pianura e collinari e hanno perciò mantenuto un elevato livello di qualità ambientale. Inoltre, rispetto ai torrenti alpini, presentano caratteristiche ambientali meno severe e di conseguenza ospitano comunità biologiche potenzialmente più ricche dal punto di vista tassonomico, come conferma lo studio di Arpa che evidenzia il ritrovamento di taxa considerati “rari” come Acentrella sinaica, Besdolus ravizzarum e Capnioneura nemuroides, unici ritrovamenti al momento in tutto il Piemonte.

Ciò conferma che i corsi d’acqua nel loro complesso da monte a valle evidenziano anche una diminuzione dei taxa animali più sensibili e l’aumento dei gruppi più tolleranti; ciò è da imputare al naturale cambiamento idromorfologico ed ecosistemico e agli impatti antropici lungo l’asta fluviale.

Le conclusioni dello studio confermano come i corpi idrici appenninici rivestano un’importanza naturalistica di elevato pregio come conservazione della biodiversità grazie a un’elevata qualità delle acque.

Indagine qualitativa di alcuni corsi d’acqua appenninici di pregio della provincia di Alessandria