Le lampade abbronzanti utilizzate nei centri estetici piemontesi: il 70% non è conforme
L’indagine annuale sulle emissioni ultraviolette da lampade abbronzanti usate in un campione di solarium del territorio regionale, effettuata nel 2018 da Arpa Piemonte nell’ambito di una attività di controllo programmata con i Servizi di Igiene e Sanità Pubblica (SISP) delle Asl piemontesi, ha confermato una diffusa non conformità delle apparecchiature.
Gli apparecchi oggetto del controllo sono stati complessivamente 118, 21 dei quali già verificati in anni precedenti e ricontrollati per valutare l’avvenuta riduzione delle emissioni. Inoltre sono stati ricontrollati 7 apparecchi risultati non a norma nel corso del primo sopralluogo effettuato nel 2018. Le misure eseguite nel 2018 sono state pertanto 125 su un totale di 118 apparecchi collocati in 36 centri estetici attivi presso i territori delle otto province piemontesi.
I risultati dell’indagine hanno confermato una diffusa non conformità delle apparecchiature controllate rispetto agli standard imposti dalla normativa tecnica e richiamati dal DM 110/2011 così come modificato dal DM 206 del 15/10/2015. Dei 125 controlli, solo 37 apparecchi (circa il 30 % del campione complessivo) sono risultati conformi alla normativa mentre per i restanti 88 si sono rilevate non conformità, quali ad esempio livelli di emissione di radiazione ultravioletta superiori ai valori limite.
La percentuale di apparecchi non conformi è quindi risultata pari al 70%, dato in linea con le non conformità riscontrate nel corso delle campagne di misura condotte in Piemonte negli anni precedenti.
Le emissioni ultraviolette da lampade per uso estetico sono state classificate dall’Agenzia Internazionale per la Ricerca sul Cancro (IARC – International Agency for Reasearch on Cancer) quali agenti cancerogeni (classe I).
L’utilizzo di apparecchiature non conformi e con emissioni ultraviolette superiori ai valori di riferimento rappresenta, pertanto, un significativo fattore di rischio per la popolazione.