L'Ambiente in Piemonte 2015: Aria - PM10

L’inquinamento atmosferico è un problema globale che riguarda in generale sia i paesi industrializzati sia quelli in via di sviluppo. Nelle aree urbane, in cui la densità di popolazione e le attività ad essa legate raggiungono livelli elevati, si misurano le maggiori concentrazioni di inquinanti.

In questi giorni la stabilità atmosferica, con lo zero termico a quote elevate, ha favorito la formazione di nebbie, anche fitte e persistenti, in pianura. I valori del PM₁₀ hanno superato abbondantemente il valore limite giornaliero di legge rendendo l’aria in città particolarmente inquinata.

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LE CAUSE

All’origine dell’inquinamento atmosferico vi sono i processi di combustione (trasporto, riscaldamento, generazione di energia, produzioni industriali, ecc.) che comportano l’emissione diretta di sostanze inquinanti quali particolato primario, ossidi di azoto, ossidi di zolfo, monossido di carbonio e altre, denominate complessivamente inquinanti primari. A queste si aggiungono gli inquinanti che si formano a seguito delle interazioni chimico-fisiche che avvengono tra i composti (inquinanti secondari), anche di origine naturale, presenti in atmosfera e delle condizioni meteorologiche che hanno un ruolo fondamentale nella dinamica degli inquinanti atmosferici. Per quanto riguarda gli inquinanti secondari, in Piemonte - analogamente a quanto succede in tutto il bacino padano - permangono situazioni problematiche per quanto riguarda il PM₁₀ e l’ozono, mentre i casi di superamento del valore limite annuale per il biossido di azoto sono più localizzati in prossimità dei grandi centri urbani, in particolare nelle stazioni da traffico.

In riferimento al PM₁₀, su base annua e solo per la componente primaria, il comparto Riscaldamento incide per il 49%, i Trasporti per il 30% e Agricoltura e zootecnia per il 12%. Nel periodo invernale invece le emissioni di PM₁₀ sono rappresentate per più del 75% dal riscaldamento domestico.

Quando la capacità di diluizione e trasporto degli inquinanti in atmosfera non è sufficiente a disperdere ciò che è stato emesso, i livelli degli inquinanti possono raggiungere valori di concentrazione dannosi per la salute dell’uomo e per l’equilibrio degli ecosistemi.

PM₁₀ - VALORI DEL 2014

Il particolato PM₁₀ ha evidenziato nel 2014 una diminuzione rispetto l’anno precedente, riportandosi a valori prossimi o inferiori a quelli misurati nel 2010, pur manifestando in alcune stazioni criticità e numerosi superamenti del valore limite giornaliero.

L’anno 2014 è stato caratterizzato infatti da una meteorologia particolarmente favorevole alla dispersione degli inquinanti che ha contribuito a diminuire i valori misurati in quasi tutte le stazioni della rete.

In particolare è da rilevare che, a differenza degli anni precedenti, in nessuna stazione della rete è stato superato il valore limite annuale per la protezione della salute.

Media annuale

Nella mappa sono riportate le medie annuali misurate nelle stazioni della rete regionale, ad ogni sito di misura è associato un colore differente in relazione alla classe di concentrazione nella quale la misura è compresa.

Cliccando sulle singole stazioni, è possibile visualizzare il dato dal 2009.

Superamenti limite giornaliero

Nella mappa sono riportati i superamenti del valore limite giornaliero misurati nelle stazioni della rete regionale, ad ogni sito di misura è associato un colore differente in relazione alla classe di superamenti nella quale il valore è compreso.
Cliccando sulle singole stazioni, è possibile visualizzare il dato dal 2009.

L’ANDAMENTO NEL TEMPO

Sul lungo periodo si osserva un miglioramento della qualità dell’aria, nonostante le oscillazioni legate ai fattori meteorologici; per il particolato, infatti, l’analisi della serie storica dei dati mostra come nel periodo 2003-2014, a livello regionale, la concentrazione media annua di PM₁₀ si sia complessivamente ridotta. I valori mostrano tuttavia un’oscillazione da un anno all’altro dovuta a fattori di natura meteorologica.

Facendo riferimento a tali fattori è facile notare come il 2014 è risultato, per un inquinante tipicamente invernale come il PM₁₀, l’anno con i valori decisamente meno elevati da quando è misurato.

La riduzione di molti inquinanti atmosferici è connessa alla costante diminuzione delle emissioni industriali/civili avvenuta negli ultimi decenni, anche se non sufficiente a determinare il pieno rispetto dei valori limite o dei valori obiettivo indicati dalla normativa; nel corso degli ultimi undici anni si evidenzia, a livello regionale, una sensibile diminuzione del numero di superamenti. Nel grafico è riportato il valore medio di superamenti calcolato per ogni tipo di zona (rurale, suburbana e urbana) nelle quali è installato il punto di misura della rete.

Il valore limite giornaliero per la protezione della salute umana è pari a 50 µg/m³, da non superare più di 35 volte per anno civile.

La riduzione dei valori è evidente: nelle stazioni urbane il valore nel 2014 è pari quasi ad un terzo di quello misurato nei primi anni dello scorso decennio, ad esempio nella stazione di Torino - Consolata i superamenti sono passati da 210 a 75. Si evidenzia comunque che il numero di superamenti di questa stazione rimane superiore al doppio di quelli consentiti dalla normativa.

ATTIVITÀ DI ARPA

Per gli approfondimenti relativi alle attività di Arpa inerenti al Tema Aria, consulta la documentazione sulla qualità dell'aria le pressioni emissive e la modellistica.

Indicatori ambientali

Consulta gli indicatori relativi alla tematica Aria alla pagina
http://www.arpa.piemonte.it/reporting/indicatori-on_line/componenti-ambientali

Alcuni approfondimenti a siti esterni

http://www.regione.piemonte.it/ambiente/aria/index.htm

http://www.sistemapiemonte.it/ambiente/srqa/conoscidati.shtml

http://ec.europa.eu/environment/air/cleaner_air/index.html