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Lago Maggiore, mai rilevati livelli anomali di radioattività

22 agosto 2012

Le attività di monitoraggio della radioattività ambientale effettuate da Arpa Piemonte non hanno mai rilevato valori anomali di radioattività nelle acque del lago Maggiore.
In particolare, nel periodo 2008-2012 (ultimo prelievo nel luglio di quest’anno) sono stati prelevati e analizzati campioni a 10 m dalla sponda piemontese del lago, nei territori di Arona, Ghiffa e Stresa e in due punti nel mezzo del lago di fronte ai centri urbani di Ispra e Meina. In tutti i campioni analizzati non sono state rilevate concentrazioni rilevabili di isotopi radioattivi gamma emettitori quali Cobalto60, Cesio137, Iodio131.

Per quanto riguarda il Trizio si è riscontrato un livello massimo di circa 6 Bq/kg che rappresenta un valore confrontabile a quanto rilevabile anche in siti non interessati da scarichi radioattivi, quale il lago Sirio di Ivrea. Il Trizio è, infatti, un elemento radioattivo che è anche di origine naturale e, a basse concentrazioni, è presente in ambiente in modo ubiquitario.

Al fine di meglio valutare i valori di Trizio, si evidenzia che il limite per la potabilità delle acque è fissato dal D.Lgs 31/2001 ad una valore pari a 100 Bq/l.

 

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