La qualità dell'aria. Dati, relazioni e interventi del convegno Part'Aera
Part'Aera
Part'Aera è un progetto di cooperazione europea finanziato dal fondo FEDER, finalizzato ad approfondire il tema dell’inquinamento atmosferico dovuto al particolato nel territorio del programma europeo ALCOTRA. Il territorio è di 106.000 km2 e comprende le regioni: Piemonte e Liguria in Italia, Provence - Alpes - Côte d'Azur (PACA) e Rhône-Alpes - capofila del progetto – in Francia.
La zona alpina subisce, ogni inverno, importanti episodi di inquinamento a causa di rilevanti emissioni in atmosfera di particolato, specialmente nelle valli tra Francia e Italia, propiziati da una meteorologia e da una orografia sfavorevole alla dispersione. Come conseguenza ogni anno, sia la Francia sia l’Italia registrano superamenti dei limiti di legge europei per diversi inquinanti e vanno incontro a possibili procedure di infrazione con pesanti sanzioni pecuniarie.
L‘obiettivo principale del progetto è stato quello di approfondire e armonizzare le conoscenze sui metodi di misura e sull’origine dell’inquinamento da particolato, valutando l’impatto delle principali fonti emissive al fine di fornire utili strumenti agli amministratori locali nella individuazione delle migliori politiche di risanamento atmosferico.
Il progetto si è svolto da gennaio 2013 a marzo 2015.
Il PM10 nei primi due mesi del 2015 nei capoluoghi piemontesi
I mesi invernali e soprattutto i primi mesi dell’anno sono caratterizzati in genere da condizioni meteorologiche che favoriscono l’accumulo degli inquinanti e spesso in questi mesi si registrano con frequenza significativa superamenti del limite giornaliero del PM10 (50 m/m3). Il 2015 non fa eccezione.
In tabella è riportata la situazione negli 8 capoluoghi di provincia nei primi 2 mesi dell’anno, rappresentata come stima su base comunale calcolata a partire dai dati prodotti dal sistema modellistico di Arpa e dai dati di qualità dell’aria osservati dalle stazioni delle rete regionale di rilevamento. I valori sono quindi da intendersi come valori medi di area, non direttamente confrontabili con quelli puntualmente misurati dalle singole stazioni ma ovviamente in linea con gli stessi.
Si evidenzia che i dati misurati in modo non automatico presso le stazioni dotate di campionatori gravimetrici sono disponibili e pubblicate su www.sistemapiemonte.it 12-15 giorni successivi al campionamento, necessari per consentire le operazioni di condizionamento, misura gravimetrica e validazione; le stime modellistiche sono invece disponibili quotidianamente sullo stesso sito e settimanalmente sul sito dell’Agenzia (www.arpa.piemonte.it), ove giornalmente viene inoltre pubblicato il bollettino previsionale del PM10 per il giorno corrente e i 2 giorni successivi.
Uno sguardo all’aria 2014 – Provincia di Torino
Per la prima volta, da quando lo si misura, il PM10 è sceso sotto il valore limite annuale anche nella storica stazione di Torino Consolata nella zona centrale del capoluogo. Il valore limite giornaliero del PM10 viene ancora invece superato nel 60% dei punti, ma il numero di giorni di superamento è in diminuzione. Il valore limite annuale del PM2.5 è stato rispettato in tutti i punti di misura, con la sola eccezione di Settimo T.se. L’inquinante in assoluto più critico si conferma l’ozono, tipico dei mesi estivi, che non mostra alcuna tendenza di lungo periodo alla diminuzione.
L’unico inquinante in controtendenza è il benzo(a)pirene, un idrocarburo cancerogeno contenuto nel PM10, che nel 2014 ha mostrato un peggioramento delle medie annuali, a causa soprattutto dei valori particolarmente alti misurati nel mese di gennaio. Questo fenomeno, riscontrato anche sul resto del territorio regionale richiederà un approfondimento in quanto può comportare, nei siti più critici, il superamento del valore obiettivo che dal 2007 al 2012 era stato costantemente rispettato in tutta la provincia.
“Il Progetto europeo Part’Aera è l’esempio di come Arpa Piemonte oggi è in grado di creare sinergie con altre realtà a livello nazionale e anche internazionale. In particolare l’Agenzia ha assunto un ruolo di aggregante con gli Atenei del nostro territorio e con altri Enti istituzionali mettendo loro a disposizione un patrimonio di dati acquisiti in oltre 15 anni di attività frutto dell’osmosi tra le varie competenze che solamente l’Agenzia racchiude in sé contemporaneamente. Part’Aera, come anche altri progetti europei, con i soli finanziamenti dell’Unione Europea, ha inoltre consolidato le competenze tecnico scientifiche dell’Agenzia - sottolinea il Direttore Generale di Arpa Piemonte Angelo Robotto – I dati della qualità dell’aria nella provincia di Torino presenti nell’anteprima della relazione “Uno sguardo all’aria”, che Arpa Piemonte cura in collaborazione con la Città Metropolitana di Torino e i dati regionali dei primi due mesi del 2015 dimostrano, ancora una volta, quanto le condizioni meteo e la qualità dell’aria siano correlate soprattutto in una regione con una conformazione orografica sfavorevole alla dispersione degli inquinanti come il Piemonte”.
"Il monitoraggio e il confronto continuo tra gli operatori ambientali sul tema della qualità dell'aria è la prima e più importante pratica nel campo della tutela della salute dei cittadini – dichiara l’Assessore Regionale all’Ambiente Alberto Valmaggia - Le misure messe in atto nell'ultimo decennio dalla Regione Piemonte, con l'aiuto fondamentale dell'Arpa nella sua azione di rilevamento degli inquinanti, ha permesso di far registrare, per il 2014, un notevole miglioramento della qualità dell'aria su tutto il territorio regionale anche grazie alle condizioni meteo. Risulta a riguardo rilevante il decremento generalizzato dei valori di concentrazione del PM10, con dati che sono scesi sotto il limite annuale persino nelle aree storicamente più critiche; e questo anche grazie a condizioni climatiche che, nello scorso anno, si sono rivelate particolarmente favorevoli.
Rimane tuttavia ancora preoccupante l'elevata concentrazione del biossido di azoto che in alcuni periodi dell'anno ha registrato valori in controtendenza rispetto al generale miglioramento circa la presenza degli altri inquinanti.
Proprio questi dati, che in alcuni casi leggiamo come confortanti, per altri aspetti hanno posto la Regione Piemonte nella condizione di rivedere, nel più rapido tempo possibile, gli strumenti per la gestione della qualità dell'aria. Il prossimo Piano regionale, previsto per il 2015, nel recepire le più attuali direttive europee in materia, si pone altresì l'obiettivo di essere uno strumento condiviso e partecipato - anche grazie il coinvolgimento dei cittadini attraverso un questionario on-line - affinché venga riconosciuto al massimo il diritto dei cittadini a partecipare attivamente alla predisposizione di strumenti per la tutela della loro salute".
La presentazione del Direttore Generale Angelo Robotto
Uno sguardo all'aria - anteprima
I poster del convegno |