La qualità dell'aria a Biella e provincia
Arpa Piemonte, in qualità di supporto tecnico della Regione Piemonte, gestisce la rete di rilevamento della qualità dell’aria con oltre 60 stazioni fisse dislocate in tutta la regione e mezzi mobili che effettuano campagne presso le amministrazioni comunali che ne fanno richiesta.
Nella provincia di Biella sono attualmente presenti quattro stazioni fisse (due a Biella, una a Cossato ed una a Trivero).
Le stazioni, a seconda delle fonti inquinanti prevalenti, si dividono in: fondo, traffico e industriali.
Nel corso della conferenza stampa sono stati illustrati i risultati per l’anno 2013 della provincia di Biella in termini sia di andamento rispetto agli anni passati sia di confronto con gli altri capoluoghi di provincia nel territorio piemontese.
I risultati possono essere così riassunti:
- PM10: il materiale particolato nella sua frazione di PM10 mantiene, come negli anni passati, un andamento in diminuzione. Solamente Biella 2 ha superato per più di 35 volte/anno il valore limite [50µg/m3]. Sia il PM10 che il PM2.5 rimangono significativi nel periodo invernale, conseguenza dell’utilizzo degli impianti di riscaldamento e del traffico veicolare
- Ozono: rimane ancora un inquinante critico e di difficile gestione in quanto sintetizzato da fenomeni fotochimici complessi. E’ confermato l’andamento stazionario caratteristico degli ultimi anni, con incremento dei valori nella stagione estiva, in cui si ha un aumento della radiazione solare che influenza in modo diretto la produzione di tale inquinante. Nel 2013 non vi è stato alcun superamento della soglia di informazione [180 µg/m3]
- Monossido di Carbonio e Biossido di Azoto: hanno un tipico andamento stagionale, con i valori più alti nei mesi invernali: non presentando comunque superamenti in alcuna stazione
- IPA: per quanto riguarda gli idrocarburi policiclici aromatici, è stato preso in considerazione il benzo[a]pirene in quanto più significativo. . Gli IPA così come il particolato hanno un trend stagionale, con valori più alti durante la stagione invernale in quanto strettamente correlati alla tipologia di combustibile utilizzato (biomasse, idrocarburi). Pur osservando un trend in diminuzione rispetto all’anno precedente, il valore più alto si è riscontrato nella centralina di Cossatoverosimilmente imputabile anche alla presenza di impianti domestici a legna e pellet.
Il Direttore Generale di Arpa Piemonte, Angelo Robotto, ha sottolineato “Quello biellese è un territorio che, pur in presenza di rilevanti calme di vento, presenta una situazione della qualità dell’aria leggermente migliore rispetto a quasi tutte le altre province. Anche il trend appare in leggero miglioramento: i superamenti sono limitati ed in diminuzione rispetto agli anni precedenti. I valori di concentrazione degli inquinanti non dipendono solo dalle tipologie dei combustibili utilizzati, dal traffico veicolare, dalle attività industriali ma anche dalle condizioni meteo climatiche.”