La misura dell’esposizione umana a segnali 5G: le prove svolte presso il laboratorio di Arpa Piemonte nell’ambito di un tavolo tecnico nazionale
Dal 20 settembre all’1 ottobre scorsi si sono svolte presso il laboratorio metrologico di Arpa Piemonte (centro LAT 069) le attività di prova per testare la risposta di misuratori di campo elettromagnetico a larga banda a segnali 5G (per misuratori a larga banda si intendono strumenti che forniscono come risultato il livello globale di campo elettromagnetico in un’ampia banda di frequenza).
Complessivamente sono stati testati 12 diversi misuratori/sonde a segnali 5G, con differenti caratteristiche e configurazioni, generati in laboratorio in ambiente controllato.
Alla realizzazione di questi test, progettati nell’ambito di un tavolo tecnico istituito all’interno del Comitato Tecnico 106 del CEI (Comitato Elettrotecnico Italiano), hanno collaborato Università (Federico II di Napoli e Politecnico di Milano), Agenzie per l’ambiente (Arpa Piemonte, Arpa Lazio e Arpa Valle d’Aosta), liberi professionisti che si occupano di misure di campo elettromagnetico e produttori di strumenti di misura e generazione di segnali.
Finita la fase delle misure in laboratorio, è ora in corso l’analisi dei dati, che permetterà di definire e quantificare un eventuale contributo di incertezza nel risultato della misura da prendere in considerazione quando siano presenti segnali 5G. I primi risultati di questa analisi indicano possibili sovrastime nella risposta dei misuratori a segnali 5G per livelli superiori a 6 V/m mentre non si riscontrano risposte anomale al di sotto di tale valore, che corrisponde al valore di attenzione previsto dalla normativa nazionale per l’esposizione della popolazione in aree a permanenza prolungata.
Questa attività sperimentale avrà un’importante ricaduta sulla standardizzazione dell misure, in quanto i risultati saranno integrati nella revisione della norma tecnica CEI 211-7 che definisce a livello nazionale le metodiche di misura dell’esposizione umana ai campi elettromagnetici a radiofrequenza.
Nella foto la catena strumentale messa a punto per questi test