Incidente alla centrale nucleare francese di Flamanville (Normandia). Gli esiti dei controlli in Piemonte
Informazioni provenienti direttamente dalle autorità preposte alla sicurezza nucleare, hanno confermato che l’incidente (esplosione di idrogeno) non ha riguardato la parte nucleare dell’impianto e non ha, quindi, dato luogo a rilasci di radioattività in ambiente.
Arpa Piemonte ha comunque effettuato precauzionalmente azioni di monitoraggio per evidenziare eventuali scostamenti rispetto al fondo di radioattività. Tutti i dati rilevati evidenziano l’assenza di incrementi di radioattività rispetto al fondo e confermano le informazioni sopra riportate.
Di seguito vengono mostrati gli esiti delle misure di radioattività del particolato atmosferico campionato nel periodo del 9-10 febbraio presso le stazioni di Ivrea e Vercelli.
Concentrazione Bq/m3 |
Punto di campionamento Ivrea |
Punto di campionamento Vercelli |
I-131 |
< 6.01 X 10-4 |
< 6,70 X 10-3 |
Cs-134 |
< 7.43 x 10-4 |
< 6,30 x 10-3 |
Cs-137 |
< 9.62 X 10-4 |
< 6,62 X 10-4 |
Risultati analisi in spettrometria gamma nel particolato atmosferico nella giornata dal 9 al 10 febbraio 2017
Nella tabella sono riportati i risultati relativi ad alcuni tra i più tipici radionuclidi (elementi radioattivi) che si producono nei reattori nucleari. L’unità di misura è il Bq/m3 (Becquerel al metro cubo), che indica la quantità di tali elementi radioattivi presenti in atmosfera. I risultati riportati in tabella, preceduti dal segno <, rappresentano la sensibilità della misura, cioè indicano l’assenza di tali radionuclidi a quel livello di concentrazione.
Figura 1 - Spettrometria gamma ad alta risoluzione mediante rivelatore al Germanio Iperpuro effettuata su particolato atmosferico campionato in continua dal 09 al 10 febbraio 2017
Questi dati sono stati ottenuti con analisi di spettrometria gamma sul filtro che ha aspirato il particolato atmosferico. Nella figura 1 si riporta, a titolo esemplificativo, il risultato dell’analisi sul filtro prelevato presso la stazione di Ivrea. I picchi che emergono dal “rumore” di fondo, sono da attribuirsi alla radioattività naturale, normalmente presente nel particolato atmosferico. Non vi è alcuna evidenza della presenza di radionuclidi artificiali attribuibili ad incidente radiologico o nucleare.
Figura 2 - Rateo di dose gamma misurato nelle stazioni di rilevamento della rete di Arpa Piemonte. I dati in verde riportati nel grafico indicano la media giornaliera del rateo di dose gamma in aria, con la relativa deviazione standard; mentre in colore rosso la soglia di allerta
Nella figura 2 sono infine riportati i dati del rateo di dose gamma, espressi nell’unità di misura nSv/h (nanoSievert/ora), misurati dalle stazioni di rilevamento della rete regionale automatica di Arpa Piemonte. Il rateo di dose gamma è una misura dell’energia complessivamente rilasciata alla materia dagli elementi radioattivi. Anche questi dati non hanno indicato alcuna anomalia radiometrica.