Incendio all’ex stabilimento Gondrand a Torino. I rilievi dell'Arpa

Nella serata di ieri, 12 aprile 2017,  il Servizio di Pronta Reperibilità di Arpa è stato attivato per un incendio nella zona nord di Torino all’incrocio tra le Vie Breglio e Cigna.

La zona oggetto dell’emergenza è l’ex area Gondrand che il 14 marzo scorso è stata posta sotto sequestro dalla Polizia Municipale e da Arpa Piemonte per “Deposito incontrollato di rifiuti speciali pericolosi e non pericolosi”.

L’incendio si è sviluppato nell'area adibita a stoccaggio di materiali di vario genere e natura (carcasse di autovetture, materassi, gomme, oli esausti, estintori, elettrodomestici, batterie ecc…). I materiali hanno preso fuoco in 3 distinti e distanziati punti contemporaneamente intorno alle ore 20.

Dal rogo si è alzata una colonna di fumo nero ristretta ed alta, visibile anche a chilometri di distanza. Le condizioni meteo esistenti hanno favorito la diffusione dei fumi nell’atmosfera senza ricadute al suolo degli stessi nell’area circostante.

I tecnici Arpa hanno provveduto ad effettuare il monitoraggio della qualità dell’aria nel sito e nelle aree di possibile ricaduta con la massima densità abitativa. Tali valutazioni sono state ripetute per 3 volte ad intervalli temporali costanti.

 Sono stati ricercati gli  inquinanti tipici delle combustioni incontrollate (monossido di carbonio, sostanze organiche volatili - VOC -, acido cianidrico, cloro, ammoniaca), mediante strumentazione da campo in continuo. Nell’area è stato riscontrato il tipico odore della gomma bruciata, ma i valori strumentali sono sempre stati al di sotto dei limiti di rilevabilità.

 Nel contempo sono state effettuate valutazioni in merito al destino delle acque utilizzate dai VVFF per lo spegnimento dell’incendio, le quali hanno avuto come recapito finale la fognatura bianca esistente in adduzione al Torrente Stura di Lanzo. Nel corso della nottata e della giornata odierna non sono giunte segnalazioni in merito alla presenza di criticità (schiume ecc…) sul corpo idrico.

Nel corso della mattinata di oggi, 13 aprile, i tecnici Arpa hanno effettuato un ulteriore sopralluogo presso il sito per verificare gli impatti ambientali e  lo stato effettivo dell’area.