Tu sei qui: Home / Notizie / Il monitoraggio di Arpa Piemonte per la frana di Quincinetto

Il monitoraggio di Arpa Piemonte per la frana di Quincinetto

20 giugno 2016

In riferimento ad alcuni articoli pubblicati nei giorni scorsi  relativi al  sistema di monitoraggio di Arpa Piemonte per la frana di Quincinetto (TO) è utile fornire alcune precisazioni relativamente al versante in frana e al sistema di monitoraggio attivo sul sito.

Il versante a monte della borgata Chiappetti è interessato da fenomeni franosi di differente tipologia e natura: alcuni di questi possono avere un’evoluzione estremamente rapida, come quello avvenuto il 7 maggio del 2012, mentre altri un’evoluzione decisamente più lenta, come ad esempio quello individuato in seguito agli approfondimenti effettuati da Arpa in occasione del crollo del 2012 e posto immediatamente a monte. I due fenomeni sono geneticamente collegati tra loro in quanto i detriti della grande frana di monte scendono lentamente dalla parte alta del versante e, in occasione di piogge prolungate e/o intense o in seguito alla fusione del manto nevoso, la matrice che li sostiene può perdere velocemente coesione e innescare il crollo improvviso di blocchi che occasionalmente coinvolgono le infrastrutture del fondovalle. Nonostante ciò, allo stato attuale non è possibile evidenziare una correlazione temporale diretta tra il movimento della grande frana e quello dei blocchi instabili.

frana quincinetto

Perimetrazione delle frane che interessano il versante a monte dei loc. Chiappetti ed ubicazione dei capisaldi del sistema di monitoraggio. In giallo è evidenziato il crollo del 2012, in blu il fenomeno di monte monitorato da Arpa Piemonte

L'esteso fenomeno franoso a evoluzione lenta, ubicato a una quota compresa tra 1150 e 750 metri, posta al di sopra della zona di innesco dei crolli, viene monitorato dal 2012 da Arpa Piemonte mediante  cinque capisaldi GPS, misurati una volta all’anno. Il monitoraggio ha evidenziato entità di spostamento comprese tra 3 e 11 cm in un periodo di 40 mesi (da ottobre 2012 a febbraio 2016). Il tasso di movimento nel corso di questi 40 mesi è mediamente piuttosto costante, con variazioni di velocità che rimangono comunque entro il cm/anno. I blocchi instabili non sono facilmente monitorabili in quanto sarebbe necessario un sistema decisamente più complesso, costoso e di difficile manutenzione; inoltre, per poter fornire informazioni significative, le misure dovrebbero essere effettuate con frequenza almeno giornaliera ed analizzate in tempo reale.

L’attuale sistema di monitoraggio è stato pertanto realizzato a fini conoscitivi, per comprendere meglio l'evoluzione del versante e a supporto della pianificazione territoriale e della protezione civile, ma non è adatto a fornire livelli di “allarme” relativamente al crollo di singoli blocchi rocciosi.

frana quincinetto 2

 

Per maggiori approfondimenti è possibile consultare le schede di approfondimento SIFRAP (Sistema Informativo dei fenomeni FRAnosi in Piemonte), realizzate da Arpa:
- Crollo del 2012
- Frana di monte monitorata

archiviato sotto: , , , ,
 

via Pio VII, 9 - 10135 Torino - tel. 011 1968 0111 fax 011 1968 1471 - Partita IVA 07176380017 - protocollo@pec.arpa.piemonte.it