Il Dipartimento di Alessandria cambia sede
Arpa ha iniziato il 2014 con una importante scelta: il trasloco della sede del dipartimento di Alessandria da Spalto Marengo 37, dove il dipartimento era in comodato d’uso in locali di proprietà dell’ASL, a Spalto Marengo 33, in cui erano già collocati alcuni servizi di Arpa.
L’inaugurazione della nuova sede sottolinea l’importanza di questa scelta che segna il significativo risultato di un percorso di razionalizzazione delle sedi agenziali in termini di efficienza ed efficacia nell’impiego delle risorse professionali e dei servizi logistici e organizzativi che sono loro strumentali.
Nella sede di Spalto Marengo 33 trovano posto la direzione del dipartimento, la struttura di produzione e una parte del laboratorio dipartimentale. Questi si aggiungono alla sede alessandrina della struttura Radiazioni ionizzanti e dei Sistemi di gestione integrata.
La struttura di Vigilanza, che fino a fine 2013 era in Spalto Marengo 37, ha invece trovato posto in Spalto Marengo 38, in una sede di Arpa sottoutilizzata che ora, grazie alla ottimizzazione degli spazi, accoglie oltre ai citati colleghi della Vigilanza anche la sede provinciale della struttura Verifiche impiantistiche.
Il trasloco ha permesso di restituire all’ASL il fabbricato di Spalto Marengo e di evitare alle casse di Arpa l’esborso di oneri di gestione che si possono evitare con una accorta politica gestionale, senza che questo influisca sulla presenza e la qualità del servizio che Arpa offre al territorio.
Arpa sta compiendo un analogo sforzo di revisione della spesa sostenuta per la dotazione immobiliare senza rinunciare alla presenza dell’Agenzia sul territorio, attraverso il trasloco in stabili in comodato gratuito in sostituzione di locazioni onerose delle sedi del servizio territoriale di Ovada, Novi Ligure.
Grazie ai locali messi a disposizione delle Amministrazioni Comunali di Ovada e Novi Ligure, nei prossimi mesi i due servizi territoriali saranno traslocati in stabili che occuperanno a titolo gratuito, il tutto in una logica di reciproca cooperazione, fiducia ed attenzione istituzionale tra Enti pubblici con il fine di consolidare la presenza sul territorio pur nel rispetto delle necessità di contenimento dei costi di funzionamento imposte dalla normativa nazionale e regionale.