Gli eventi franosi in Piemonte stanno cambiando
Gli eventi di frana superficiale avvenuti tra il 1960 e il 2011 in Piemonte presentano importanti modificazioni nelle loro caratteristiche.
Gli eventi antecedenti al 2000 erano mediamente caratterizzati da tempi di ritorno di circa 5 anni, da un alto numero di inneschi (da circa 1000 a oltre 10000) per singolo evento e si presentavano con maggior frequenza nei mesi autunnali.
Dal 2000 gli eventi di frana superficiale hanno aumentato la loro frequenza (mediamente si verificano uno all’anno), si presentano prevalentemente nel periodo primaverile e risultano caratterizzati da un minor numero di singole frane (da 50 a meno di 1000). Questo il risultato di uno studio che il Dipartimento Sistemi Previsionali di Arpa Piemonte ha prodotto, in collaborazione con il “Climatic Change and Climate Impacts, Institute for Environmental Sciences, University of Geneva” e con il “Physical Geography Division, Department of Geography, University of Zurich”, nell’ambito del Progetto di Ricerca del Settimo Programma Quadro ACQWA, finalizzato a quantificare gli effetti dei cambiamenti climatici sulla frequenza e magnitudo degli eventi franosi che interessano i livelli più superficiali delle coltri detritico-colluviali costituenti i versanti alpini e collinari.
Tali cambiamenti sembrano essere attribuibili all’aumento graduale della temperatura media (quantificabile in +1,3° C in circa 60 anni), risentito maggiormente a quote al di sopra dei 1500 m, che ha comportato una modifica del ciclo idrologico. In particolare un aumento delle precipitazioni invernali, a discapito di quelle autunnali, e una diminuzione della persistenza al suolo del manto nevoso nel periodo primaverile. La fusione maggiormente accelerata della neve al suolo contribuisce in modo determinante all’innesco di frane superficiali anche a fronte di piogge primaverili di modesta intensità.
I risultati dello studio integrale, riguardante le Alpi franco-svizzere e italiane, sono stati pubblicati su un’importante rivista scientifica internazionale e citati da blog internazionali di giornalismo scientifico specializzati su cambiamenti climatici, ambiente, salute globale ed energie rinnovabili.