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Giornata internazionale per la tutela dello strato dell'Ozono

16 settembre 2013

Il 16 settembre di ogni anno si celebra la Giornata Internazionale per la Preservazione dello strato di ozono.

Tema del 2013 è "Un ambiente sano, il futuro che vogliamo".


L'OZONO

L'ozono, molecola costituita da tre atomi di ossigeno (O3), è un gas dall'odore pungente, dotato di un elevato potere ossidante.

La presenza dell'ozono nella stratosfera è fondamentale per la vita sulla Terra in quanto fornisce un eccellente schermo in grado di filtrare le radiazioni ultraviolette (UV) che possiedono potenzialità cancerogene.

L'ozono risulta presente anche nella troposfera cioè la parte bassa dell'atmosfera, vicino alla crosta terrestre, dove si svolge la vita di uomini, animali e vegetali. In questo caso l'ozono è un inquinante, in quanto può avere effetti nocivi sulla salute, soprattutto a carico delle vie respiratorie.

L'ozono, inquinante secondario in quanto non proviene da sorgenti dirette di emissione, è prodotto da una serie di reazioni chimiche, favorite (catalizzate) dalla luce solare, fra sostanze presenti nell'aria ambiente chiamate "precursori", principalmente ossidi di azoto (NOx) e composti organici volatili (COV).

La presenza dell'ozono nella troposfera terrestre è condizionata da alcuni parametri, così riassumibili:

- le concentrazioni in atmosfera dei precursori (NOx e COV) determinano la quantità di ozono che si può formare;

- l'ozono si forma normalmente a distanza di spazio e di tempo dalle fonti di inquinamento primario ed è in grado di subire a sua volta fenomeni di trasporto anche notevoli;

- le condizioni meteorologiche di intenso irraggiamento solare favoriscono (catalizzano) la formazione dell'ozono;

- a parità di irraggiamento solare l'ozono aumenta man mano che ci si allontana dal livello del mare;

- a parità di altezza sul livello del mare e a parità di irraggiamento solare, la concentrazione di ozono è maggiore nei paesi tropicali e, viceversa, minore nelle regioni prossime ai poli;

- a parità di irraggiamento solare un aumento della temperatura comporta un aumento della formazione di ozono;

- nei mesi estivi, la velocità del vento influenza la concentrazione di ozono; più il vento cresce di velocità, più si riducono i livelli di ozono.

 

EFFETTI SULLA SALUTE

La presenza di elevate concentrazioni di ozono nell'aria ambiente può costituire un problema di sanità pubblica, soprattutto per alcune categorie di soggetti sensibili (anziani, bambini, persone con problemi respiratori), in quanto il suo elevato potere ossidante è in grado di produrre infiammazioni e danni all'apparato respiratorio più o meno gravi, in funzione della concentrazione cui si è esposti, della durata dell'esposizione e della ventilazione polmonare.

Le infiammazioni ed alterazioni a carico delle vie respiratorie che si possono presentare a seguito dell'esposizione all’ozono, determinano una riduzione della funzione polmonare e la comparsa di una iper-reattività bronchiale, che si manifesta con sintomi respiratori come tosse, fatica a respirare profondamente, respiro corto.

Una dieta ricca di sostanze antiossidanti può assumere un ruolo importante nella riduzione della sensibilità di un individuo all'esposizione da ozono; nella stagione estiva è quindi consigliabile integrare la propria dieta con cibi che contengono tali sostanze.

 

L'OZONO IN PIEMONTE. I DATI DELL'ESTATE 2013

Nell'ambito del Sistema regionale, la rete di rilevamento della qualità dell'aria, gestita da Arpa, garantisce un adeguato controllo dei livelli di ozono sul territorio regionale.

Nei mesi di luglio ed agosto del 2013, quelli più spiccatamente estivi, i valori di concentrazione dell’ozono sul territorio piemontese hanno evidenziato una situazione critica, simile a quella del 2012.

Nel bimestre luglio-agosto 2013, prendendo come riferimento per le stazioni di fondo dei capoluoghi di provincia il numero dei giorni con almeno un superamento del valore obiettivo sulle 8 ore, pari a 120 microgrammi/m3, sono stati misurati valori superiori rispetto a quelli dello stesso periodo del 2012 in quattro città, inferiori in tre ed uguali in una, tutti comunque superiori ai 25 giorni previsti dalla normativa per l’intero anno solare.

Se utilizziamo come indicatore la soglia di informazione oraria, pari a 180 microgrammi/m3, intesa come numero dei giorni nei quali è stato misurato almeno un dato orario superiore alla soglia, la situazione rilevata nel periodo luglio-agosto 2013 presenta, rispetto ai valori misurati nel 2012, valori superiori in tre città, inferiori in quattro e uguali in una.

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