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GEmMA GEodatabase Morfologia corsi d'Acqua in Piemonte

21 giugno 2019

Arpa ha predisposto un sistema informativo dedicato alla morfologia fluviale, il GEodatabase Morfologia corsi d’Acqua - GEmMA, che raccoglie informazioni di carattere morfologico e idrologico sui corsi d’acqua piemontesi.

I processi di produzione, trasferimento, immagazzinamento dei sedimenti e il mantenimento invariato della forma e delle dimensioni di un corso d’acqua promuovono spontaneamente la diversità di habitat. L’alterazione di questo sistema delicato porta alla trasformazione dell’ambiente fisico con ripercussioni sul funzionamento degli ecosistemi acquatici e ripariali, sulla quantità della risorsa idrica e sulla sicurezza dell’area limitrofa al corso d’acqua.

Pertanto la comprensione dei processi idromorfologici in atto e delle tendenze future dell’alveo, sia alla scala di bacino idrografico che di tratto fluviale, è necessaria per la protezione e gestione consapevole dei corsi d’acqua.

Le informazioni a carattere geomorfologico progressivamente archiviate e derivate da rilievi di terreno, analisi di fotografie aeree multitemporali, cartografie storiche, immagini digitali tridimensionali ed elaborazioni, hanno permesso di analizzare e caratterizzare i corsi d'acqua piemontesi.

È stato così possibile determinarne, ad esempio, l’evoluzione subita dal corso d'acqua nel tempo, la qualità morfologica dello stesso e l’impatto dovuto all'artificializzazione.

foto aeree

L’immagine a sinistra mostra come dall'analisi multitemporale di fotografie aeree sia stato possibile determinare l'evoluzione dell'alveo del corso d'acqua. In particolare nella fotografia aerea del 1954 l’alveo mostra una morfologia wandering (morfologia di transizione) mentre nel 2012 l'alveo si è trasformato in un canale sinuoso a barre alternate con una perdita di larghezza, rispetto agli anni '50, pari al 55%.

Poiché i sistemi fluviali sono entità complesse, forniscono acqua per le attività umane e l’agricoltura, energia rinnovabile, sono luoghi di ricreazione e svago e habitat di molteplici specie di organismi, l’implementazione continua del geodatabase e la sua integrazione con le altre matrici ambientali permetteranno di valutare differenti scenari d’intervento o pianificazione sui corsi d’acqua, identificando le misure maggiormente efficaci da attuare con l’obiettivo di mantenerne o migliorarne lo stato di qualità.

Nel servizio è possibile visualizzare, per l’intero corpo idrico e per ogni tratto fluviale omogeneo, il valore e la classe di qualità morfologica (IQM), come mostra la tabella Sintesi dei valori e della classe di qualità morfologica.

tabella 1

Il prossimo grafico invece mostra l'intensità degli effetti dell'artificialità sulle componenti che costituiscono l'indice IQM (continuità, morfologia, vegetazione). La scala semaforica evidenzia come, nel caso del corpo idrico rappresentato, la continuità longitudinale risulta buona non essendoci opere trasversali (dighe, traverse) che bloccano completamente il flusso dei sedimenti. Lateralmente invece la presenza di un sistema d'argini perpendicolari al corso d'acqua e le difese spondali impediscono la divagazione dell'alveo influenzandone la continuità laterale e la configurazione morfologica soprattutto nel terzo tratto.
La vegetazione risulta di ampiezza ridotta nella fascia perifluviale e poco estesa lungo le sponde soprattutto nel quarto tratto.

tabella 2Il servizio webgis, che pubblica alcuni dei layer derivati da GEmMA, contiene migliaia di informazioni georiferite relative a 117 corpi idrici e 507 tratti fluviali: da oggi è consultabile sul Geoportale Arpa.

Il geodatabase verrà aggiornato con cadenza annuale e progressivamente ampliato nelle sue parti.

Il servizio webgis è consultabile dal Geoportale.
Pubblichiamo un tutorial che ne facilita la consultazione.

 

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