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Frana a Demonte (CN), coinvolta la strada provinciale del Vallone dell’Arma

14 maggio 2012

Sabato 5 maggio, intorno alle ore 15.00, la strada intervalliva di collegamento tra la valle Stura di Demonte e le valli Maira e Grana, in località Rabbie, è stata coinvolta da una frana di crollo che si è generata da uno sperone roccioso posto in sinistra idrografica, a circa 1620 m di quota. La carreggiata è stata invasa da blocchi di rilevanti dimensioni, i cui impatti hanno danneggiato il manto stradale. Alcuni escursionisti che al mattino avevano parcheggiato le loro automobili a monte del sito interessato dal dissesto, al ritorno dalla gita hanno trovato la strada interrotta e sono stati costretti a lasciare i loro mezzi e a scendere fino alla borgata di San Giacomo di Demonte, dove hanno avvisato il Comune di quanto accaduto.
Il 9 maggio i tecnici Arpa della sede di Cuneo del Dipartimento Geologia e Dissesto hanno compiuto un sopralluogo, constatando che il volume complessivo del materiale franato si aggira intorno ai 250 metri cubi, con blocchi di varia pezzatura fino a 15 metri cubi sulla sede stradale, tanto che le automobili risultano ancora bloccate.
La parete rocciosa da cui si è verificato il distacco risulta interessata da fratture aperte, con blocchi in equilibrio precario. Le traiettorie di caduta del crollo sono state due, su un dislivello di circa 100 metri: in sinistra si è avuta la caduta dei blocchi di maggiori dimensioni lungo un impluvio fino alla strada; sulla destra blocchi di dimensioni minori hanno colpito i larici presenti sul versante, disponendosi a “ventaglio”. Nel corso del rilievo sono stati ubicati i blocchi di maggiori dimensioni e quelli che hanno raggiunto le maggiori distanze rispetto alle traiettorie principali di caduta.
L’area coinvolta dal dissesto non era ad oggi censita nel Sistema Informativo delle Frane in Piemonte (SIFraP), ma era già nota, poco a monte, una vasta area instabile interessata da Deformazione Gravitativa Profonda (DGPV).
Allo stato attuale permane un moderato pericolo di distacco dalla parete sommitale in corrispondenza delle fratture aperte, nonché la possibilità che il materiale accumulatosi nell’impluvio possa essere rimobilizzato in occasione di precipitazioni intense, con coinvolgimento della strada.
Maggiori dettagli sul fenomeno sono riportati nella scheda di sintesi estratta dal SIFraP.

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