Riparte il turismo a basso impatto con Ecolabel UE
Nel settore turistico abbonda il “greenwashing”, cioè la pubblicità ingannevole che punta a far credere che il servizio è genericamente green, senza dimostrarlo scientificamente.
Mercoledì 26 maggio, nell'ambito di Destinazione Turismo - strumenti e opportunità per ripartire - si parlerà di Ecolabel UE lo strumento che l'Unione Europea ha messo a disposizione dei consumatori e i turisti per riconoscere i prodotti e i servizi a basso impatto ambientale con certificazione scientifica e indipendente. L'evento, destinato in particolare agli operatori interessati al turismo sostenibile è organizzato dalla Camera di Commercio di Torino, Unioncamere Piemonte ed Enterprise Europe Network. Interverranno esperti del settore certificazione ambientale di Ispra e dell'Assessorato Turismo della Regione Piemonte.
Per ottenere il marchio Ecolabel UE le strutture turistiche devono rispettare rigidi criteri ambientali definiti a livello europeo:
- usare energie rinnovabili e ridurre le emissioni climalteranti;
- eliminare i prodotti usa e getta;
- ridurre i rifiuti, i consumi energetici e idrici;
- promuovere l’economia circolare, i prodotti locali, biologici e di stagione;
- informare, educare e sensibilizzare il turista sulla protezione ambientale;
Finora le strutture turistiche europee che possono fregiarsi del prezioso logo sono 400 (60 in Italia).
Per diffondere la conoscenza del marchio il Sistema nazione di protezione ambientale (SNPA) ha chiesto agli imprenditori certificati di spiegare perché hanno scelto Ecolabel UE, ecco le loro risposte: