Esiti sperimentazione del protocollo di valutazione di conformità dei combustibili solidi secondari
La disciplina e l’utilizzo di Combustibili Solidi Secondari (CSS), materiale proveniente dal trattamento di rifiuti, può ingenerare preoccupazioni di tutela ambientale e sanitaria nelle popolazioni delle aree circostanti ai luoghi dove questo materiale è utilizzato.
Questo materiale infatti viene utilizzato come combustibile alternativo e gli impianti sono giudicati dalla popolazione come equivalenti a degli inceneritori.
Arpa Piemonte, Dipartimento Sud-Ovest, a seguito dell’emanazione del DM 14/02/2013, n. 22, inerente la disciplina e l’utilizzo di Combustibili Solidi Secondari (CSS), ha supportato l’Autorità Competente - Provincia di Cuneo - nella definizione di un protocollo inteso a definire le procedure tecniche finalizzate a garantire un orientamento univoco per i gestori di CSS operanti sul territorio provinciale.
Ci si è concentrati soprattutto sulla contaminazione del CSS da parte dei cosiddetti “metalli pesanti”, in particolare su quelli più volatili.
Tale iter si è reso necessario a seguito delle criticità sollevate da Arpa inerenti la verifica di conformità definita nella nuova norma sopra citata, criticità che la Provincia di Cuneo ha provveduto ad evidenziare al Ministero dell’Ambiente e della Tutela del Territorio e del Mare a fine 2013.
Sono state dunque approvate specifiche procedure atte a dettagliare modalità:
- di formazione di lotti rappresentativi
- di campionamento dei singoli lotti
- di analisi chimica e di valutazione di conformità ai limiti dei metalli pesanti
da applicare sul CSS prodotto dai gestori di impianti di trattamento rifiuti locali e destinato a co-incenerimento nel cementificio insistente sul territorio cuneese.
Nell’ambito delineato di una sperimentazione durata 24 mesi, nel corso del 2016 Arpa Piemonte ha provveduto ad organizzare un interconfronto analitico finalizzato al confronto e allineamento delle procedure analitiche applicate per l’analisi del CSS, nonché alla valutazione della funzionalità dell’approccio statistico utilizzato per la verifica di conformità del materiale.
Al termine del periodo di sperimentazione adottato, è stato possibile trarre le seguenti conclusioni:
• l’incertezza di misura stimata dall’interconfronto «CSS-Piemonte» è allineata a quella riportata nell’ambito della normativa tecnica di riferimento sul materiale di riferimento certificato (BCR 176 R). L’analisi del CSS dimostra invece una incertezza estesa generalmente più elevata di quella determinata sul materiale di riferimento, a testimonianza del contributo della disomogeneità dello stesso CSS quale componente d’incertezza, contributo che può essere preponderante nel caso di metalli quali il rame (vedi Grafico 1).
• i laboratori operanti secondo prassi laboratoristiche allineate alla normativa e testate attraverso tecniche strumentali di misura di chiara robustezza restituiscono risultati con buona riproducibilità su tutti i metalli indagati sul CSS, nonostante la grande eterogeneità dimostrata dal materiale;
• l’approccio statistico approvato nel protocollo sperimentale si rivela necessario a «rappresentare» il materiale ed affidabile nella verifica di conformità ai limiti assegnati.
Il confronto interlaboratorio avviato nel 2016 potrà essere ulteriormente sviluppato nel corso del 2017 con auspicabile estensione ad altri laboratori pubblici/privati extra-regionali.
Grafico 1: Confronto tra le incertezze estese determinate dal circuito interlaboratorio piemontese, sia su matrice certificata BCR 176 R che sul CSS, e quelle elaborate in base ai dati contenuti nella norma UNI EN 13656:2004 sulla stessa matrice certificata. |
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Foto 1: Campione composito rappresentativo del lotto su griglia attrezzata dopo campionamento. |
Foto 2: Fase di campionamento di parte pubblica condotta dagli operatori Arpa Piemonte ai sensi delle norme UNI EN 15443 e UNI EN 15413.