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Effrazione oleodotto Eni nel tortonese. Aggiornamento

18 agosto 2017

Nel periodo 18 giugno 2015 – 30 marzo 2016 sette effrazioni sono state notificate per l’oleodotto Eni Sannazzaro-Genova Fegino nei Comuni di Tortona, Castelnuovo Scrivia e Molino dei Torti. Di queste sette, tre hanno  proseguito l’iter di bonifica perché, nonostante gli interventi di messa in sicurezza di emergenza, l’entità dell’inquinamento era tale da superare le concentrazioni soglia di contaminazione oltre i quali un sito è dichiarato potenzialmente contaminato. Per le altre quattro gli interventi attuati (ripristino della tubazione ed escavazione del terreno) hanno ripristinato lo stato ambientale in essere prima degli eventi dolosi.

Per la prima e la seconda effrazione avvenute nel territorio di Tortona, presso la SS211 la prima e in vicinanza di cascina Riccarda verso Castelnuovo Scrivia la seconda, sono ormai da tempo realizzate le attività di Messa in Sicurezza di Emergenza (MISE) da parte di ENI, mentre sono ancora in corso le elaborazioni relative all’Analisi di Rischio  sito-specifica  a seguito delle integrazioni richieste da Arpa nella Conferenza dei Servizi di giugno 2017.

Eni, a far data dall’accertamento dell’effrazione, esegue il campionamento periodico delle acque sotterranee in corrispondenza di una rete di pozzi/piezometri con frequenza settimanale/mensile; la rete di monitoraggio e la frequenza di campionamento sono state condivise con gli Enti.

Attualmente sono in vigore ancora ordinanze di divieto di utilizzo (domestico/irriguo) dell’acqua dei pozzi risultati contaminati.

Nello scorso mese di luglio, in corrispondenza con le condizioni peggiori della falda, determinate dalle attese sollecitazioni dinamiche dell'acquifero per la stagione irrigua che lo scorso anno  avevano messo in moto la contaminazione facendo registrare in molti pozzi eccedenze dei limiti di legge, sono stati eseguiti dall'Agenzia i campionamenti di alcuni pozzi al fine della revoca eventuale delle ordinanze.

In particolare il 4 luglio scorso Arpa ha realizzato un campionamento di verifica su  3 pozzi.

Dai risultati ottenuti emerge che i pozzi, per i parametri analizzati, risultano conformi ai sensi del D. Lgs.152/06 e s.m.i. e, per quanto riguarda l’MTBE (metil-t-butil-etere), sia al limite di 40 mg/l  abitualmente considerato nei procedimenti di bonifica ambientale che al limite di 15 mg/ formulato dall’Istituto Superiore di Sanità per le acque destinate al consumo umano su espressa richiesta di parere da parte di ASL AL S.I.A.N.

IL 31 luglio scorso sono stati campionati da Arpa, agli stessi fini,  6 pozzi nel Comune di Castelnuovo Scrivia contaminati a seguito della seconda effrazione le cui analisi sono ancora in corso.

Per la  terza effrazione verificatasi a Molino dei Torti nei pressi della SP90 sono in corso di completamento le attività di messa in sicurezza d'emergenza  con l’installazione, come nei siti precedenti, dell’impianto di trattamento delle acque di falda.

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