E' in corso ad Alessandria il Convegno Nazionale sugli agenti fisici
È iniziato ieri il VI Convegno Nazionale sugli agenti fisici “Il controllo degli agenti fisici: ambiente, territorio e nuove tecnologie” che si sta svolgendo presso il Dipartimento di Scienze e Innovazione Tecnologica dell’Università del Piemonte Orientale in viale Teresa Michel 11 ad Alessandria.
Tre giorni – dal 6 all’8 giugno – dove al centro degli interventi e dibattiti ci sono non solo i metodi tradizionali del controllo e monitoraggio degli agenti fisici, ma anche quelli che si stanno sviluppando con nuove tecnologie: dall’uso di droni a quello di app basate su alcune potenzialità degli smartphone.
Particolare attenzione è anche dedicata ai metodi di rappresentazione cartografica digitale dei dati ambientali a supporto del monitoraggio e controllo degli inquinanti fisici.
Il convegno si rivolge al mondo delle Agenzie ambientali ma anche ai tanti attori che con questo mondo dialogano e collaborano, quali Università, Istituti Nazionali di Ricerca, Centri di ricerca di realtà industriali e Dipartimenti di Prevenzione delle ASL. Uno scambio di esperienze tra diverse realtà che si è già dimostrato nelle precedenti edizioni proficuo e stimolante.
Dei contenuti del convegno nel dettaglio parla Giovanni d’Amore, responsabile della Struttura Radiazioni di Arpa Piemonte e co-organizzatore del Convegno: “Il bilancio di questo convegno è senz’altro positivo sia per il numero dei partecipanti sia per la qualità dei lavori presentati e la vivacità del dibattito. Diversi problemi aperti sia per l’applicazione di nuove normative che per la sperimentazione di nuove tecniche di misura e monitoraggio sono stati approfonditi e discussi. Sono stati trattati, oltre a temi molto specifici su tecniche di misura e di valutazione modellistica degli agenti fisici anche argomenti di particolare attualità. Cito, ad esempio il tema del rapporto tra qualità dell’aria e cambiamenti climatici, che ha fornito interessanti spunti di analisi per i decisori politici, il problema dello stoccaggio dei rifiuti radioattivi e il percorso per l’individuazione del deposito nazionale, di stringente attualità in questo periodo, e le problematiche di adeguamento della normativa nazionale sull’esposizione della popolazione a campi elettromagnetici allo sviluppo tecnologico delle reti di telecomunicazione ed agli standard europei.
Sono trattati anche temi relativamente nuovi nel panorama dei controlli ambientali quali quello dell’inquinamento luminoso, connesso a temi di rilevante attualità quali la sicurezza pubblica e l’efficienza energetica. Una indagine effettuata nella regione Veneto ha quantificato in 4 milioni di euro il risparmio ottenuto nel periodo 2010-2013 a seguito della messa in atto di specifici controlli sull’efficienza delle sorgenti per l’illuminazione pubblica e privata.
Molto interessanti, infine, alcune sperimentazioni legate all’utilizzo di nuove tecnologie. Nel settore dell’inquinamento acustico sono stati presentati alcuni studi sull’utilizzo di smart phone per emulare fonometri con apposite app. I risultati di queste sperimentazioni sono molto promettenti e consentono una fruttuosa integrazione con sistemi di rappresentazione geografica per la creazione di mappe acustiche in tempo reale”.