Dal portale L'ambiente in Piemonte: i dati dell'acqua
Il raggiungimento dello stato buono per le risorse idriche concorre a due obiettivi dell’Agenda 2030: Obiettivo 6 "Garantire a tutti la disponibilità e la gestione sostenibile dell’acqua e delle strutture igienico-sanitarie" e Obiettivo 15 "Proteggere, ripristinare e favorire un uso sostenibile dell’ecosistema terrestre".
Il portale L'ambiente in Piemonte. Relazione 2022 espone i dati e le tendenze in atto rispetto ad alcuni indicatori.
Il video illustra la classificazione della qualità delle acque superficiali e sotterranee, le pressioni antropiche e le portate.
Nel 2020 è stato avviato il terzo sessennio di monitoraggio (secondo i criteri tecnici indicati dal Decreto 8 novembre 2010, n. 260) relativo al periodo 2020-2025 nell’ambito del 3° Piano di Gestione Distrettuale del Po. La Relazione sullo Stato dell'Ambiente presenta il monitoraggio delle acque superficiali (fiumi e laghi) e sotterranee svolto nel 2020.
Al termine del sessennio di monitoraggio 2014-2019, relativamente ai fiumi, emerge come il 50% dei corpi idrici presenti uno Stato Ecologico Buono o superiore e il 50% Sufficiente o inferiore. Per quanto riguarda lo Stato Chimico l’89% dei corpi idrici risulta Buono.
Al termine del sessennio di monitoraggio 2014-2019, relativamente ai laghi, emerge come il 33% dei corpi idrici presenti uno Stato Ecologico Buono o superiore e il 67% Sufficiente. Per quanto riguarda lo Stato Chimico il 92% dei corpi idrici risulta Buono.
Al termine del sessennio di monitoraggio 2014-2019, relativamente alle acque sotterranee, emerge come siano in Stato Chimico Buono il 59% dei corpi idrici sotterranei afferenti alla falda superficiale, l’83% dei corpi idrici sotterranei afferenti alle falde profonde e il 100% dei corpi idrici sotterranei afferenti al sistema idrico collinare e montano.
La classificazione rimane uno degli aspetti più importanti che consente di misurare la rilevanza degli impatti determinati sul corpo idrico (a carico di una o più delle componenti monitorate) dall’insieme delle pressioni antropiche.
Attraverso la revisione dell’Analisi delle Pressioni avvenuta nel 2019-2020, applicando la metodologia definita a livello distrettuale, sono state individuate le pressioni antropiche più significative sui corpi idrici, cioè quelle potenzialmente in grado di pregiudicarne il raggiungimento o il mantenimento degli obiettivi di qualità. Tra queste risultano più significative le alterazioni morfologiche, in particolar modo relative alle modificazioni della zona ripariale, i prelievi, gli scarichi di acque reflue urbane e l’agricoltura.
Per saperne di più consulta la sezione ACQUA del portale.