Consumo di suolo, Torino inverte la rotta
Aumenta lo spreco di suolo soprattutto all’interno delle città italiane. In particolare nelle aree urbane ad alta densità, solo nel 2018, sono andati persi 24 metri quadrati per ogni ettaro di area verde. In totale, quasi la metà della perdita di suolo nazionale dell’ultimo anno si concentra nelle aree urbane, il 15% in quelle centrali e semicentrali, il 32% nelle fasce periferiche e meno dense.
A livello generale lo screening del territorio italiano, assicurato dal Sistema nazionale per la protezione dell’ambiente, segna in rosso altri 51 chilometri quadrati di superficie artificiale solo nel 2018, in media 14 ettari al giorno, al ritmo di 2 metri quadrati ogni secondo. Anche se la velocità sembra essersi stabilizzata è ancora molto lontana dagli obiettivi europei che prevedono l’azzeramento del consumo di suolo netto (il bilancio tra consumo di suolo e l’aumento di superfici naturali attraverso interventi di demolizione, deimpermeabilizzazione e rinaturalizzazione).
Con un aumento del 180% di consumo di suolo dagli anni '50 ad oggi, la superficie naturale in Italia si riduce ogni anno, con effetti negativi sul territorio, sull'ambiente e sul paesaggio. Il contributo della ricerca, oltre al monitoraggio sull'andamento del fenomeno e sui relativi danni ambientali, è rilevante per l’indicazione di nuove prospettive di pianificazione e per fornire strumenti e criteri utili per una progettazione sostenibile delle aree urbane.
In Piemonte il consumo di suolo percentuale si attesta su valori al di sotto della media nazionale e decisamente più contenuto rispetto ad altre regioni del nord Italia. Tuttavia il fenomeno non si arresta e si assiste ad un progressivo incremento del suolo consumato che per il 2018 si quantifica in circa 220 ettari.
Il portale del consumo suolo, realizzato da Arpa Piemonte in collaborazione con ISPRA, mette a disposizione dati, cartografie, indicatori a scala nazionale, regionale e per singolo comune.