Progetto APE: videointervista su appalti verdi e cartucce rigenerate
Il decreto ministeriale 17 ottobre 2019 prevede che tutte le pubbliche amministrazioni acquistino almeno il 30% di cartucce rigenerate per stampanti e fotocopiatori.
Utilizzando prodotti rigenerati si promuove una filiera circolare che riduce notevolmente gli impatti sull'ambiente, poiché i "gusci" plastici delle cartucce vengono recuperati e le polveri di toner esauste sono smaltite correttamente.
Il processo di rigenerazione di toner e cartucce garantisce inoltre il rispetto di standard di qualità e sicurezza dei materiali e dei lavoratori, che non sempre sono garantiti dai produttori di cloni contraffatti.
Poiché da analisi sui rifiuti emerge che sul mercato italiano i cloni sono più della metà delle cartucce di inchiostro e toner presenti in commercio, è molto importante saper distinguere un prodotto rigenerato da un clone che potrebbero essere pericoloso per l'ambiente e per la salute umana nei casi in cui siano presenti livelli eccessivi di cobalto, benzene e naftalene come è stato evidenziato da test realizzati sulle polveri di diverse cartucce compatibili non originali.
Ma come riconoscere le cartucce rigenerate da quelle contraffatte?
Nell'ambito del Progetto Acquisti Pubblici Ecologici APE coordinato e finanziato dalla Città Metropolitana di Torino, Arpa Piemonte ha interpellato il Presidente di ARTI Italia (Associazione Rigeneratori Toner) per aiutare le stazioni appaltanti a gestire appalti verdi di cartucce rigenerate.