Clima e salute. Le ondate di calore
Negli ultimi anni il cambiamento climatico ha attirato l’attenzione di enti di ricerca e media. I dati climatici previsionali dell’Intergovernmental Panel on Climate Change (IPCC), il foro intergovernativo sul mutamento climatico, sono preoccupanti: negli ultimi 100 anni la temperatura media globale è salita di 0,74°C e in Europa l’aumento tra la fine del ventesimo secolo e gli inizi del ventunesimo è stimato tra i 2,3 e i 6°C. I cambiamenti climatici esporranno le popolazioni ad alterazioni della disponibilità e della qualità di acqua, aria, cibo, prodotti agricoli e mezzi di sussistenza.
L’area mediterranea è considerata particolarmente a rischio, basti pensare che in Italia, negli ultimi 50 anni, si è registrato un decremento delle precipitazioni del 14%. Puglia, Basilicata, Sicilia e Sardegna sono le aree più colpite, ma anche le regioni settentrionali sono esposte a cambiamenti potenzialmente impattanti anche sulla salute umana.
Lo stato delle conoscenze e i fattori di rischio
Studi epidemiologici in Europa e USA hanno evidenziato un impatto delle temperature estreme sulla salute in termini di incremento della mortalità e dei ricoveri ospedalieri soprattutto per cause cardiovascolari e respiratorie. Arpa Piemonte da diversi anni monitora gli effetti a breve termine delle temperature estreme (caldo, freddo) e ha collaborato allo sviluppo di metodologie di analisi di serie temporali. I risultati di tali progetti permettono di stimare l'incremento di mortalità e di ricoveri ospedalieri associati alle temperature estreme del periodo estivo e invernale, di analizzare variazioni geografiche e temporali del fenomeno.
Le ondate di calore
La mortalità correlata al caldo è dominata dalle differenze tra gli estremi delle temperature con il clima medio - specialmente precocemente in estate quando le persone non si sono ancora abituate alle temperature più alte - piuttosto che con l’aumento graduale delle temperature medie. Previsioni sul clima futuro suggeriscono che gli aumenti degli estremi in paragone alle temperature medie possono avvenire soprattutto nelle latitudini medie.
Inoltre, l’effetto delle ondate di caldo è esacerbato nelle grandi città a causa dell’effetto isola di calore urbana. Come l’area e la popolazione urbana aumenta, anche la vulnerabilità alla mortalità e morbidità da caldo tende ad aumentare.
Nel corso del 2015 l’OMS ha pubblicato un volume dedicato proprio agli effetti sanitari dei cambiamenti climatici, tra cui particolare importanza hanno le ondate di calore estremo estive, la cui frequenza è in aumento anche in Italia.
Il sito del Ministero della Salute dedica una sezione al caldo dove è possibile consultare i bollettini delle ondate di calore nelle città italiane e avere informazioni e consigli su come prevenire gli effetti del caldo.
La situazione in Piemonte
I bollettini di Arpa Piemonte emessi quotidianamente, contengono informazioni e previsioni di tipo meteorologico e sanitario per i tre giorni successivi che consentono, in particolare ai soggetti più sensibili, di adottare comportamenti e precauzioni per difendersi dagli effetti dannosi del caldo e alle istituzioni di mettere in atto tempestivamente le misure e gli interventi preventivi più efficaci per la tutela della salute.
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Consulta i dati sull’ondata di calore estiva 2015 e il suo impatto sulla mortalità regionale
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Ondata calore: cosa fare? from Arpa Piemonte on Vimeo.