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Cinghiali radioattivi in Valsesia: impatto dosimetrico

11 marzo 2013

Quali sono le conseguenze della presenza del Cesio 137 nei cinghiali sulla dose da radiazioni ionizzanti assorbita dalla popolazione piemontese ?

Per rispondere a questa domanda occorre ricordare che tutti gli alimenti che compongono la dieta tipo della popolazione sono oggetto di un costante monitoraggio tramite la Rete di Sorveglianza Radiometrica della radioattività ambientale (RESORAD), coordinata a livello nazionale da ISRPA (Istituto Superiore per la Protezione e la Ricerca Ambientale) e gestita dalle Agenzie Regionali per la Protezione dell’Ambiente che ogni anno analizzano, a partire dall’evento di Chernobyl, campioni ambientali e alimentari prelevati sul territorio regionale. La rete RESORAD è inoltre integrata da una specifica rete regionale che tiene conto delle specificità locali, sulla base di linee di indirizzo emanate dalla Regione Piemonte (DGR 17-11237 del 9 dicembre 2003).

I dati emersi dal monitoraggio effettuato da Arpa Piemonte indicano valori di concentrazione di radioattività sempre molto più bassi rispetto a quanto riscontrato nei campioni riferiti ai cinghiali. Tutti i valori si sono sempre mostrati ampiamente al di sotto dei limiti di legge (cioè 1250 Bq/kg per il Cs-137, in base al Regolamento CCE, 1989a; CCE, 1989b). Tracce di Cs-137 sono infatti presenti normalmente nel latte e nella carne bovina, ma a livelli molto bassi: tipicamente attorno al Bq/kg o anche meno. Concentrazioni un po’ più elevate per taluni alimenti sono state sporadicamente trovate in aree specifiche, come ad esempio il già citato biellese: si è giunti tuttavia, al massimo, a 20 Bq/kg per il latte vaccino e a 90 Bq/kg per il latte di capra.

Tutto ciò conduce a una stima di dose per la popolazione valutabile in 1-2 microSv/anno (uno-due milionesimi di Sv all'anno), cioè 500 – 1000 volte meno del limite di legge pari a 1 mSv/anno (un millesimo di Sv all'anno) come stabilito dal D.Lgs 230/1995. Questa stima di dose non è influenzata significativamente da un consumo episodico di carne con le contaminazioni rilevate.

 

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