Cattivi odori nel torinese: cosa fa Arpa?

Nel mese di ottobre ed in questi primi giorni di novembre sono pervenute ai nostri uffici numerose segnalazioni da parte dei cittadini dei comuni di Beinasco, Grugliasco e Torino relative a odori fastidiosi.

Le indagini, ancora in corso, hanno consentito di individuare una serie di attività industriali quali possibili responsabili delle molestie lamentate con connotazione olfattive diverse.

Tra queste:

- un’azienda di trattamento rifiuti  le cui fonti emissive, anche non quantitativamente rilevanti, possono comportare importanti capacità di disturbo. L’odore avvertito ha una connotazione di tipo chimico biologica, che poi tende ad attenuarsi nel corso della giornata.

- una seconda realtà è quella di un’azienda, che raccoglie rifiuti in plastica. In questo caso l’odore percepito è quello spesso identificato come odore di rifiuto. Parte del materiale è infatti ancora contaminato da residui organici che, degradando, possono provocare questo tipo di odore.

- sempre su questa tipologia di odore si sta valutando un possibile apporto da parte di un'altra attività locale, interessata alla pulizia di mezzi di trasporto.

- le indagini inoltre interessano un’ultima azienda, che esegue trattamenti di verniciatura. Da questa realtà possono originarsi odori di solvente, a volte richiamati dalla popolazione.  Le emissioni dipendono dal normale ciclo di lavoro e non necessariamente da comportamenti omissivi, viste le caratteristiche di grande capacità di odore dei prodotti utilizzati.

Si rileva tuttavia che le  caratteristiche climatiche di questo periodo determinano ristagni nel corso della notte e di prima mattina. In questa fase l’indagine è volta anche su altre attività per verificare che non vengano trattati prodotti, anche rifiuti, che abbiano all'origine caratteristiche di emissioni molto fastidiose.

Pur nei limiti della nostra competenza, che non ricopre ambiti di natura sanitaria, siamo però in grado di affermare che i fenomeni rilevati si riferiscono a elementi inquinanti, che creano disturbi alla popolazione per quanto riguarda la percezione di odore, ma che non hanno proprietà tossiche significative e questo anche a seguito dei loro bassi livelli di concentrazione con cui sono presenti nell'aria ambiente. In questo periodo, infatti, le centraline della qualità dell'aria collocate sul territorio non hanno rilevato nessun valore alterato, cosa che ci conforta sulla mancanza di tossicità in atto del fenomeno.

In ultimo, per quanto accertato e al fine di fugare elementi di preoccupazione diffusa nella popolazione, possiamo indicare come i nostri controlli non abbiano individuato nel Termovalorizzatore del Gerbido una delle possibili cause di disturbo.