Breve ritorno dell'inverno, con nevicate fino a 700-900m. Aumento del pericolo fino a 2-Moderato in tutti i settori
Da quasi un mese non si registrano precipitazioni significative, salvo le deboli nevicate tra il 27-28 febbraio scorsi. L’innevamento risulta ormai fortemente deficitario su buona parte della regione.
Alle quote più basse e su tutti i versanti ripidi soleggiati il maggior progredire della fusione superficiale riporta in luce la caratteristica colorazione rosata, data dagli strati di neve di inizio febbraio con presenza di polveri sahariane.
Il manto nevoso presenta condizioni primaverili sui pendii soleggiati e in generale, anche in ombra, sotto i 2200-2400m, con croste da fusione e rigelo portanti e dure in mattinata, in umidificazione nel corso della giornata secondo le temperature e la copertura nuvolosa.
Le temperature miti dell’ultimo periodo e il buon rigelo notturno hanno favorito ovunque i processi di consolidamento, portando a condizioni di buona stabilità del manto nevoso.
Sui versanti nord, oltre i 2400-2600m, è ancora possibile trovare nelle zone più riparate neve a debole coesione, alternate a sastrugi e croste da vento generalmente portanti. Anche sui versanti ovest ed est la neve è ormai in via di trasformazione fino alle quote più alte.
Per il fine settimana le condizioni meteo saranno caratterizzate da correnti umide orientali, con temperature in calo e nevicate con valori deboli, o localmente moderati sulle zone prealpine.
Il grado di pericolo valanghe potrà raggiungere il 2-Moderato su tutti i settori, in relazione ai quantitativi effettivi.
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