Ancora neve sulle alpi piemontesi
La perturbazione che ha interessato il Piemonte domenica 20 maggio, in esaurimento nella mattinata odierna, ha apportato copiose nevicate sulle montagne della nostra regione, interessando con maggiore intensità i rilievi del torinese e cuneese e le Alpi Pennine.
Lo zero termico è sempre stato prossimo ai 2000m e la quota neve si è collocata generalmente intorno ai 1500-1600m, per scendere localmente fino ai 1300-1400m in concomitanza degli episodi di precipitazione più intensi. Complessivamente, ad una quota media di 2000 metri, sono stati registrati 40-50 cm di neve fresca dalle Alpi Liguri alle AlpiGraie, con punte di 60-70 cm a 2500m sulle zone di confine di quest’ultime. Più ridotti sono stati gli accumuli al suolo nelle testate della Valle di Susa e della Valle Ossola, dove sono stati raggiunti 10-20 cm di neve fresca, con massimi, alle quote più elevate, di 30 cm al Colle Sommelier (Bardonecchia, 2981m slm) e di 45 cm a Passo Moro (Macugnaga, 2823m slm).
La ventilazione sui rilievi, durante le precipitazioni, è stata generalmente di intensità moderata, localmente forte in prossimità delle creste più elevate, di direzione variabile da sud-orientale a meridionale.
In tutti i settori alpini della regione si segnala la ripresa dell’attività valanghiva spontanea, generalmente con fenomeni di piccole e medie dimensioni, di neve a debole coesione umida o bagnata, di superficie e di fondo a seconda degli spessori al suolo del manto nevoso preesistente.
Nei prossimi giorni è attesa una prosecuzione dell’attività valanghiva spontanea, favorita dal graduale rasserenamento e dal rialzo delle temperature con zero termico previsto fino a 3400m di quota.