Allerta rossa del 3 - 5 ottobre: pubblicato il rapporto d'evento
Nella giornata di lunedì 4 ottobre scorso una vasta saccatura di origine nord-atlantica si è portata sulla penisola italiana interessando il Piemonte dapprima con una marcata caratterizzazione convettiva e quindi con una significativa componente avvettiva. Già nelle prime ore, si è innescato nella parte più avanzata del sistema frontale, una struttura temporalesca di tipo V-shaped che ha colpito lo spartiacque ligure-piemontese tra le province di Savona, Genova ed Alessandria.
L’intensità e la persistenza del fenomeno, alimentato da una forte umidità proveniente sia dal mare sia dalle correnti di libeccio in quota, ha originato quantitativi di piogge cumulate eccezionali. In seguito, il minimo barico associato alla saccatura è transitato sul Mar Ligure nella notte tra il 4 e il 5 ottobre 2021 e le precipitazioni ad esso associate, in questo caso con caratteristiche più avvettive che convettive, si sono spostate dal sud della regione ai settori nord-occidentali per poi attenuarsi fino all’esaurimento nella notte successive quando il sistema perturbato si è spostato definitivamente più ad est.
Sullo spartiacque ligure-piemontese sono stati registrati valori storici per diverse stazioni della rete meteoidrografica ligure-piemontese, tra i quali: 350 mm in 3 ore per Montenotte Inferiore (SV), 472 mm in 12 ore per Ponzone Bric Berton (AL) e 926 mm in 24 h per Rossiglione (GE). I fenomeni più intensi si sono esauriti nel corso della serata. Martedì 5 ottobre, nelle prime ore del mattino, sono stati registrati ancora picchi forti sul Piemonte nord-occidentale: le stazioni di Graglia (BI) e Piano Audi (TO) hanno registrato rispettivamente 113.4 mm in 3 ore e 180 mm in 12 ore.
Dettaglio della distribuzione spaziale delle precipitazioni nell'area appenninica al confine tra Piemonte e Liguria
Le precipitazioni da record delle prime ore del 4 ottobre, hanno generato, in pochissimo tempo, la piena del torrente Erro che, all’idrometro di Cartosio (AL), ha registrato un livello massimo di 4,91 m corrispondente, da una prima stima, ad una portata di oltre 1000 mc/s. Il torrente Orba all’idrometro di Tiglieto (GE) ha registrato un livello al colmo di 6,63 m, valore massimo della serie storica. Anche più a valle, la piena ha mantenuto il suo carattere di eccezionalità superando i riferimenti storici del 2014 a Basaluzzo (AL) con 3,82 m contro 3,74 m, e del 2019 a Casalcermelli (AL) con 7,61 contro 7,5m. In entrambe le sezioni la portata stimata è stata di poco più di 2.200 mc/s.
Per la Bormida ad Alessandria è stato registrato il valore di livello più alto dall’inizio della serie (1998), 9,41m superiore anche al 9,39 m del novembre 2019, cui corrisponde una portata di circa 3.000 mc/s caratterizzata da un tempo di ritorno superiore ai 50 anni.