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Allerta arancione per valanghe e allerta gialla per rischio idrogeologico

31 marzo 2024

Una vasta e profonda area ciclonica di origine atlantica si è addossata alle Alpi guidando due passaggi frontali, i quali hanno interessato la regione prevalentemente nei settori settentrionali e nordoccidentali. L'instabilità associata ad una debole infiltrazione fredda in quota, ha generato e genererà nuovamente temporali e rovesci insieme alla componente avvettiva delle precipitazioni. L'ultimo passaggio frontale, dopo le temporanee schiarite di oggi, è atteso per il tardo pomeriggio-sera di oggi, e si protrarrà fino a domani in mattinata. Ancora una residua instabilità post-frontale potrà interessare la parte settentrionale della regione e la zona appenninica nel pomeriggio di Pasquetta.

La rete di monitoraggio di Arpa Piemonte ha registrato nelle ultime 24 ore importanti quantitativi di precipitazione, in particolare nei settori settentrionali della regione e nel Canavese. Sono stati registrati nella provincia di Torino e più precisamente nelle stazioni di Sparone e Piano Audi una quantità, nelle ultime 24 ore, rispettivamente di 140.7 mm e 129.4 mm di pioggia cumulata; altre stazioni che hanno rilevato dati importanti sono Fobello (VC) con 150.1 mm e Fomarco (VB) con 131.4 mm sempre nelle ultime 24 ore.

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 Precipitazioni delle ultime 24 ore

Questa mattina alle ore 8 i quantitativi di nuova neve (ultime 24 ore) a circa 2000m di quota sono prossimi a 40-55 cm sui settori delle Alpi Lepontine, Pennine e in parte anche sulle Alpi Graie (generalmente a quote superiori 2200-2400 m); sulle Alpi Cozie i valori sono prossimi a 10-30 cm e valori inferiori sui settori meridionali, complice la quota neve più elevata.

A sinistra mappa della stima della neve fresca degli ultimi 3 giorni sui settori alpini piemontesi. A destra foto della neve colorata sugli impianti di Limone Piemonte 30/03/2024

La quota neve si è assestata su valori generalmente superiori ai 1500-1700 m con locali e temporanee discese fino a 1200-1400 m soprattutto sui settori settentrionali in concomitanza con i picchi più intensi nelle valli più strette e valori superiori ai 1600-1800 m sui settori meridionali.

 

La densità della nuova neve è generalmente molto elevata anche in quota (oltre i 2000 m) con valori prossimi o superiori ai 200-250 kg/mc. Questo aspetto significa che il quantitativo di precipitazioni in millimetri di acqua equivalente è molto alto e si stima che a quote superiori ai 2500 m (dove risiedono numerosi bacini di distacco valanghivo) i quantitativi di neve fresca siano almeno da raddoppiare.

Sono state segnalate valanghe di dimensioni grandi o molto grandi localmente estreme che hanno raggiunto il fondovalle nei siti più interessati dalle nevicate.

Ancora per le prossime 24 ore sono attese valanghe anche dai siti già scaricatisi, di dimensioni grosse, molto grosse e localmente estreme soprattutto sui settori settentrionali dove il grado di pericolo raggiungerà il 5-Molto Forte. Le valanghe possono altresì raggiungere quote inferiori alla quota delle nevicate grazie alla grande quantità di acqua liquida che, lubrificando la massa, favorisce lo scorrimento della neve per lunghi tratti e interessare infrastrutture antropizzate e isolare centri abitati interrompendo le principali vie di comunicazione.

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Pericolo valanghe previsto per la giornata di domani, 1°aprile

 

Soprattutto nella giornata di sabato 30/03 è stato registrato, in tutti i settori alpini, un significativo apporto di polveri rosse di origine africana che hanno conferito un colore arancione marcato al manto nevoso.

Nel Verbano e nel Vercellese sono stati registrati notevoli incrementi dei livelli del reticolo idrografico secondario con il raggiungimento di un primo colmo di piena tra la serata di ieri e la notte. Si segnala in particolar modo l’Ovesca a Villadossola che ha superato la soglia di pericolo nella serata di ieri per poi decrescere durante la notte. I livelli del Lago Maggiore e del Lago d’Orta sono saliti nella notte, così come il livello del Sesia a Palestro, mantenendosi tuttavia al di sotto del livello di guardia. Sono stati riscontrati incrementi significativi anche nel reticolo secondario nelle province di Biella e Torino.

Con il nuovo peggioramento previsto tra la serata di oggi e le prime ore del mattino di domani caratterizzato da precipitazioni intense in particolare nel Nord e nel Sud del Piemonte, si prevedono nuovi innalzamenti di livello dei corsi d’acqua del reticolo secondario e primario in particolare nelle zone di allerta A, B, E, F, I e G.Per il Tanaro è previsto l'aumento dei livelli idrometrici con valori prossimi alle soglie di guardia con il colmo di piena che transiterà ad Alba nelle ore centrali di domani e in serata al Alessandria. Il Po si manterrà sotto al livello di guardia, ma si prevede il superamento della soglia dei Murazzi a Torino nella giornata di domani.

allerta (1)Tutto ciò premesso e in considerazione delle precipitazioni ancora previste per le prossime 24 ore, il Centro Funzionale di Arpa Piemonte ha emesso per la giornata di oggi e domani l’allerta arancione per rischio valanghe sui settori alpini settentrionali della regione (zone A, B, C ovvero Verbano,  Valsesia, Canavese) e sulle Alpi Marittime (zona E, cuneese); sui restanti settori alpini (D, F ovvero Alpi Cozie e Liguri) è stata emessa allerta gialla per il possibile interessamento dell’attività valanghiva spontanea sulla viabilità.

Le forti precipitazioni attese determinano l’emissione di un’allerta gialla per rischio idrologeologico su tutta la regione per la giornata di oggi e domani. Dal punto di vista dei fiumi, l’atteso incremento dei livelli idrometrici del reticolo idrografico secondario e principale determina un’allerta gialla per rischio idraulico per le aree settentrionali della regione (A, B e I) per il Cuneese e Astigiano (aree E, F e G).

Si invita a consultare i bollettini emessi (valanghepienevigilanza) per un maggiore dettaglio.

 

 

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