Al via l'edizione 2018 della Settimana del Pianeta Terra
Domenica 14 ottobre ha preso avvio la 6a edizione della Settimana del Pianeta Terra, iniziativa nazionale dedicata alla promozione delle Geoscienze e del patrimonio geologico del nostro territorio.
Arpa Piemonte ha promosso l’evento nella nostra regione ed ha organizzato due geoescursioni che hanno coinvolto 60 persone circa, di tutte le età.
Il primo itinerario si è svolto in Val Chiusella con la collaborazione del Comune di Meugliano ed il supporto di Pietro Munari e Paola Pivari. Un percorso alla scoperta di come si sia formata la sua singolare morfologia che contraddistingue anche il suo nome di “valle chiusa”. Da questo balcone, affacciato sull’Anfiteatro Morenico di Ivrea, si è osservato il risultato del lavoro del Ghiacciaio della Valchiusella da un lato e del Ghiacciaio Balteo dall’altro con una visione generale sulla geologia della valle, caratterizzata dalla imponente presenza del Plutone di Traversella, sede di importanti attività minerarie e di ritrovamenti di minerali rari.
Descrizione del contesto morfologico del lago intramorenico di Meugliano |
Mostra e descrizione di rocce e minerali della Val Chiusella |
Il secondo itinerario si è svolto lungo la sponda sinistra del torrente Stura di Lanzo, in collaborazione con il geologo Daniele Pesce dell’Ente di gestione dei Parchi Reali di Torino e l’appassionato racconto dei coniugi Rita e Piero Béria. Il percorso ha interessato un tratto delle piste ciclo-pedonali della Corona Verde nel Comune di Nole Canavese, dal Santuario del XVI-XVII secolo di San Vito Martire alla Foresta Fossile, passando attraverso l’oasi naturalistica dei “Goret” nata da una sapiente trasformazione di ex-area di cava. Il racconto ha quindi attraversato i secoli di storia delle popolazioni locali e della loro convivenza con il fiume, fonte di energia motrice, di acqua per l’agricoltura, di reddito con l’estrazione di ghiaie e sabbie, ma anche di ostacolo ai collegamenti e di alluvioni disastrose. Un racconto che si è spinto a circa 3 milioni di anni fa, quando negli stessi luoghi c’era un ambiente ed un clima totalmente diverso dall’attuale popolato da una estesa foresta di sequoie che proprio un’alluvione, quella dell’ottobre del 2000, ha riportato alla luce.
Descrizione della Foresta Fossile della Stura di Lanzo presso i panelli esplicativi |
Osservazione dei depositi fluvio-lacustri “villafranchiani” in cui si trovano i fossili vegetali |
Un grazie di cuore a tutti i partecipanti che hanno accolto con entusiasmo l’invito a partecipare alle geoescursioni ed ai vari collaboratori che con altrettanta passione ed entusiasmo hanno arricchito con le proprie conoscenze la valorizzazione del nostro patrimonio geologico regionale.
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