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Adesione al Protocollo Under 2 MOU. Gli impegni della Regione Piemonte

26 novembre 2015

Ridurre le emissioni di gas serra per contenere il riscaldamento globale a meno di 2° centigradi entro il 2050: è l’obiettivo del Protocollo Under 2 Mou – Subnational Global Climate Leadership Memorandum of Understanding, cui la Regione Piemonte ha formalmente aderito stamattina con la firma della carta degli impegni da parte degli assessori all’Ambiente, Alberto Valmaggia, alle Attività produttive e all'Energia, Giuseppina De Santis e ai Trasporti, Francesco Balocco.

Il protocollo è nato dalla collaborazione iniziale tra la California e il Baden-Württemberg ed è oggi condiviso da circa 60 regioni appartenenti a 19 Stati che si impegnano entro il 2050 a ridurre le proprie emissioni climalteranti dall’80 al 95% rispetto al valore registrato nel 1990, oppure al di sotto di due tonnellate pro-capite all’anno. Un impegno importante in vista della XXI Conferenza delle Parti (COP 21) della Convenzione quadro delle Nazioni Unite sui cambiamenti climatici (UNFCCC) che si terrà a Parigi dal 30 novembre all’11 dicembre.

“Come istituzione - ha sottolineato Valmaggia - era importante aderire. Il cambiamento climatico porta con sé rischi globali per l'ambiente e l'economia, perché colpisce la salute delle persone, aumenta i fenomeni meteorologici estremi, minaccia le risorse naturali e determina anche la forte migrazione delle popolazioni. In quest'ottica stiamo lavorando alla costruzione di un nuovo Piano regionale della qualità dell'aria, in quanto l'inquinamento atmosferico è una delle maggiori cause dell'aumento della temperatura. Per la sua elaborazione abbiamo chiesto l'aiuto dei cittadini, che hanno potuto rispondere ad un questionario on line per fornire suggerimenti e formulare proposte”. Per l’assessore Balocco “è necessario incentivare forme di mobilità sostenibile, come la bicicletta, puntare sul trasporto su ferro rendendolo più capillare ed efficiente, e lavorare per potenziare le infrastrutture ferroviarie”, mentre l’assessore De Santis ha messo l’accento sul fatto che “il piano energetico regionale punta sull’efficientamento energetico e sulla riduzione delle emissioni, e introduce il principio della premialità per le imprese che fanno investimenti green”. Sull’adesione al protocollo la Regione Piemonte ha realizzato un video promozionale.

Fare i conti con i cambiamenti climatici è del resto un impegno che non si può più rinviare, come illustrato da Renata Pelosini di Arpa Piemonte nel corso della conferenza precedente la firma del protocollo: “Le ondate di calore si ripetono con sempre maggiore frequenza nelle nostre estati: il 2015 sarà l’anno più caldo degli ultimi sessant’anni. L’effetto è un incremento della mortalità nelle fasce più deboli della popolazione. Altri effetti sono la siccità e la maggiore richiesta di energia, oltre all’aumento della concentrazione di ozono nell’aria”. Fra le altre anomalie, da segnalare l’incremento del rischio incendi boschivi, la maggiore frequenza di fenomeni estremi come inondazioni e tempeste e la mancanza di neve sulle Alpi.

Le slide presentate da Arpa Piemonte - Renata Pelosini

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