Prosegue la siccità aggravata dalle scarse precipitazioni del mese di settembre 2017
Sull’intero bacino idrografico del Po alla confluenza con il Ticino nel mese di settembre sono stati registrati mediamente circa 50 mm di pioggia cui corrisponde un deficit pluviometrico di circa il 30%. Analizzando i valori mensili ragguagliati sui singoli bacini appare evidente la netta differenza tra le precipitazioni che hanno interessato i bacini nord-orientali (89 mm Toce, 166 mm Ticino) e la restante porzione del territorio (20-30 mm su Bormida, Orba, Tanaro Dora Riparia, Stura di Lanzo e Orco) a cui corrispondono deficit del 50-70%.
Considerando solo le precipitazioni cadute in Piemonte da inizio anno (figura 1), si vede come il deficit pluviometrico sia attorno al 30% rispetto alla norma climatica 1971-2000 e in particolare, nel mese di settembre, si evidenziano soltanto 3 giornate con piogge significative (più di 5 mm di media sul territorio regionale).
Figura 1. Andamento delle precipitazioni giornaliere in Piemonte da inizio anno 2017
Il monitoraggio della siccità meteorologica mostra come la parte meridionale del Piemonte si trovi in condizioni di siccità. In particolare, i bacini appenninici (Alto Tanaro, Bormida, Orba, Scrivia - Curone e Agogna-Terdoppio sono in siccità estrema mentre i bacini a sud del Po e il Cervo sono in siccità severa (figura 2).
Figura 2. Anomalia standardizzata di pioggia degli ultimi sei mesi
Le condizioni di siccità estrema osservate nei bacini al confine con la Lombardia, si verificano all’incirca una volta ogni 4/5 anni. Per il Tanaro, il valore di SPI a 6mesi registrato a settembre 2017 è il secondo più basso dal dopoguerra, dopo quello di gennaio 1990; per i bacini di Bormida e di Orba è il più basso in assoluto e per lo Scrivia-Curone è il secondo più basso dopo quello registrato nel mese precedente, ovvero ad agosto 2017.
Il volume di invaso nel Lago Maggiore ha subito un incremento nei primi giorni del mese, mantenendosi comunque al di sopra dei valori medi storici di riferimento (2000-2016).
Il volume complessivamente invasato nelle dighe è stimabile in circa 217 milioni di mc, pari al 56 % della capacità massima teorica complessiva: la quantità di acqua invasata risulta però inferiore del 17 % rispetto al valore medio mensile degli ultimi anni.
Anche per il mese di settembre i deflussi nelle sezioni idrometriche più significative sono stati inferiori alle medie mensili. In particolare, alla sezione idrometrica di Isola S. Antonio (AL), il fiume Po ha registrato una portata media mensile pari a 215 mc/sec, inferiore al valore storico di riferimento (365 mc/sec) di circa il 41%.
A conclusione della stagione irrigua si riporta nel seguito un’analisi più approfondita dei deflussi relativa al Po a Isola S. Antonio (AL). Come si nota nella figura 3, dall’inizio dell’anno le portate medie mensili sono state sempre inferiori ai valori medi mensili di riferimento storico (1996-2016). In particolare, nei mesi di maggio –giugno e luglio si è osservato un deficit superiore al 40%, ad agosto il deficit si è portato ad un 30% mentre a settembre è nuovamente intorno al 40%.
Figura 3. Portate medie mensili del Po a Isola S. Antonio (AL) dal 1° gennaio al 30 settembre 2017
Nella figura 4 si riporta il confronto tra le portate medie giornaliere registrate dal 1° aprile al 30 settembre 2017 e quelle di anni passati caratterizzati da periodi siccitosi (2003-2006) e con l’anno scorso. Si può notare come l’andamento delle portate estive del 2017 sia molto simile a quello del 2016. Il 2006 rimane l’anno più siccitoso in assoluto con una ripresa notevole a settembre che invece è mancata quest’anno.
Figura 4. Portate medie giornaliere 2017 confrontate con anni passati
Il confronto delle portate dei mesi estivi (figura 5) indica che i valori del 2017 sono molto inferiori alla media e superiori solo al 2006 , 2003 e 2005.
Figura 5. Portate medie estiva per la sezione del Po a Isola S. Antonio
Per maggiori dettagli consultare il bollettino idrologico mensile