Permane la situazione di allerta per pioggia e neve. Pericolo valanghe 5-Molto Forte
Le precipitazioni continuano a interessare soprattutto il settore nordoccidentale della regione, con valori forti sulle zone pedemontane dove l'interazione del flusso umido da sudest con l'orografia ne aumenta l'intensità.
La tabella sottostante riporta le stazioni che hanno registrato i valori più elevati nelle ultime 48 h, con l'indicazione del totale accumulato nelle ultime 3,6,12 e 48 h.
Le precipitazioni persisteranno anche nelle prossime ore, fino alla mattinata di domani sulle pianure e le zone occidentali, mentre sulle zone settentrionali tenderanno a persistere maggiormente. La quota dlle nevicate rimane intorno ai 1400-1300 m per calare leggermente fino ai 1000 m nella notte.
Questo determina il permanere di una situazione di allerta arancione per pioggia e neve sulle zone occidentali di Alpi Graie e Cozie centrosettentrionali e di allerta gialla sulle restanti aerre, ad ecezione delle pianure orientali e la zona al confine con il genovese, dove le precipitazioni sono decisamente inferiori.
Pericolo Valanghe
Il grado di pericolo arriva fino a 5-Molto Forte sui settori nord-occidentali
della regione tra la notte e la mattina di domani, martedì 9 gennaio. Residue precipitazioni nevose interessano ancora, fino al pomeriggio, i settori alpini settentrionali, mentre sui restanti settori le precipitazioni sono in esaurimento dalla mattinata. La quota delle nevicate cala leggermente fino a 1000-1200m, nonostante ciò la densità e l'umidità della neve fresca sono tali da rendere il manto nevoso molto instabile. L'instabilità del manto nevoso raggiunge il suo apice tra la notte di oggi e la mattina di domani, per cui sono attese le valanghe spontanee di grandi dimensioni dai siti che non si sono ancora scaricati.
Sono possibili valanghe spontanee diffuse di medie e grandi dimensioni con possibile interessamento della viabilità e delle infrastrutture di fondovalle. Il distacco provocato è legato al debole sovraccarico sulla maggior parte di pendii ripidi, localmente anche nelle radure dei boschi, tuttavia il problema principale è legato all'attività valanghiva spontanea.