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Siti contaminati

ultima modifica 17 aprile 2015

Il ruolo del dipartimento Arpa di Biella nei procedimenti di bonifica dei siti contaminati


  • Compie indagini per l’accertamento del superamento delle Concentrazioni Soglia di Contaminazione e delle  cause della contaminazione.
  • Partecipa alle conferenze dei servizi e fornisce supporto tecnico-scientifico agli enti  amministrativi (pareri, richiesta integrazioni) nello svolgimento dell’istruttoria inerente il procedimento.
  • Aggiorna l'anagrafe regionale dei siti contaminati con i dati ambientali dei procedimenti di bonifica conclusi sul territorio provinciale.
  • Effettua i controlli sulla corretta esecuzione degli interventi e degli accertamenti analitici sui campioni prelevati.
  • Predispone la relazione tecnica finale che consente alla Provincia di accertare la conformità degli interventi eseguiti al progetto approvato e di rilasciare la certificazione di avvenuta bonifica

 

In evidenza: Inquinamento delle acque sotterranee nei     comuni di Biella e Gaglianico

 

CartaGenerale2011Nov_127_10000B.png

 

Tetracloro2012_180_40.png

 

Mappa pozzi 2014

Monitoraggio pozzi Giu/Sett. 2010 Monitoraggio pozzi  giugno 2012 Approfondimenti 2014-2015

A partire dal mese di giugno 2010 il Dipartimento di Biella dell’ARPA ha avviato accertamenti sull’acqua della falda superficiale, in relazione al rinvenimento di Tetracloroetilene e tricloroetilene  in corrispondenza di pozzi captanti le acque della falda profonda, in un’area compresa tra la porzione meridionale del territorio comunale di Biella ed il territorio di Gaglianico, ove hanno sede il Parco Commerciale gli Orsi e l’acquedotto di Gaglianico.

Grazie a queste indagini ARPA ha individuato due distinte fonti di contaminazione da Tetracloroetilene:

  • un evento che ha avuto origine da via Cottolengo, contraddistinto da concentrazioni molto elevate, riconducibile all’attività di lavasecco svolta in passato da un’azienda ancora attiva che attualmente ha attivato l'iter di bonifica;
  • un episodio di vecchia data, probabilmente connesso ad attività non più esistenti, che presenta valori massimi in un pozzo privato di via Candelo. In questo caso, trattandosi di contaminazione storica, non è stato possibile individuare i soggetti responsabili.

    In assenza di un responsabile individuato la procedura dovrebbe essere condotta da parte della Pubblica Amministrazione.

    Le principali problematiche connesse all’evento che verranno gestite nell’ambito del tavolo tecnico istituito dall’amministrazione provinciale sono:

    • gestione pozzi potabili
    • utilizzo pozzi privati
    • provvedimenti su pozzi non conformi
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