I Siti contaminati di Interesse Nazionale (SIN)
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I cinque siti contaminati di interesse nazionale presenti sul territorio piemontese sono fra loro profondamente differenti, sia per quanto riguarda le caratteristiche fisiche e di contaminazione, sia per quanto riguarda gli aspetti procedurali e di gestione. In particolare per alcuni siti esiste un soggetto privato che porta avanti la bonifica, per altri è l’Ente pubblico che interviene in via sostitutiva. Il sito di Torino "Basse di Stura" è stato derubricato da SIN a sito di interesse regionale con Decreto del Ministero dell'Ambiente nel gennaio 2013. |
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La procedura di bonifica dei SIN è attribuita alla competenza del Ministero dell'Ambiente e della Tutela del Territorio che si può avvalere dell’ Istituto Superiore per la Protezione e la Ricerca Ambientale (Ispra), delle Agenzie regionali per la protezione dell'ambiente delle regioni interessate (Arpa) e dell'Istituto superiore di sanità (ISS) nonché di altri soggetti qualificati pubblici o privati. Nei casi in cui in relazione al sito sia stato dichiarato lo stato di emergenza, la titolarità della procedura è affidata ad un Commissario delegato per la Bonifica.
Per maggiori dettagli consulta la pagina web dedicata della Regione Piemonte.
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| ex Acna di Cengio e Saliceto |
ex stabilimento Eternit di Casale Monferrato |
ex sito estrattivo di Balangero e Corio | |
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| ex stabilimento Enichem di Pieve Vergonte | ex Ecolibarna di Serravalle Scrivia |