I PCB

ultima modifica 20/02/2012

I PCB (PoliCloroBifenili) sono sostanze chimiche oggi riconosciute a livello internazionale tra gli inquinanti organici più persistenti nell’ambiente. A causa della loro scarsa solubilità in acqua e della loro resistenza alla degradazione, essi tendono ad accumularsi nel suolo e nei sedimenti creando fenomeni di bioaccumulo lungo la catena trofica.

Essi presentano effetti negativi sull’ambiente e sulla salute umana quali la tossicità per il sistema riproduttivo, immunotossicità e cancerogenicità. Per questo motivo le apparecchiature che ancora li contengono, che possono deteriorarsi nell’uso e determinare inquinamento dei siti dove sono collocati, devono essere costantemente tenute sotto controllo per prevenirne il danno.

Il D. Lgs. 209/99 ha stabilito che per Policlorobifenili (PCB) debbano intendersi:

  • i policlorobifenili;
  • i policlorotrifenili;
  • il monometil-tetracloro-difenilmetano, il monometil-dicloro-difenilmetano e il monometil-dibromo-difenilmetano;
  • ogni miscela delle suddette sostanze che presenti una concentrazione complessiva superiore a 50 mg/kg (0,005% in peso).
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